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Furti e rapine in aumento con la crisi, Milano e Rimini in testa

Ecco le città nelle quali c’è una maggiore incidenza di furti, rapini, scippi e borseggi, secondo il quotidiano economico ilSole24Ore.
A cura di Daniela Caruso
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In momenti di crisi, qualsiasi fonte di guadagno può far gola, soprattutto quella che non deriva da attività lavorative. Pare, infatti, che in questo periodo di delicata congiuntura economica, crescono particolarmente i reati legati a furti, rapine e scippi. A confermarlo il Sole24Ore. Il giornale si è basato sugli ultimi dati del Ministero dell'Intero sui delitti denunciato all'autorità giudiziaria. Nel 2011, c'è stata un'inversione di tendenza dei reati, con un +5,4% rispetto all'anno 2010. Sono aumentati del 21% i furti in casa: in totale, sarebbero 250 mila, mentre le rapine hanno raggiunto quota al 20,1% rispetto all'anno di riferimento 2010. Sono 40 mila le rapine stimate.

In netto aumento anche scippi e borseggi: nel primo caso, se ne contano 134 mila, mentre nel secondo caso quasi 18 mila. I negozi, inoltre, sono diventati uno dei principali bersagli per furti e rapine, sostituendo le banche. Sostanzialmente, sono aumentati rispettivamente del 16% e del 24%. Le città in cui si verificano principalmente tali reati sono Rimini e Milano. La capitale milanese, secondo il quotidiano economico, ha l'incidenza più alta di reati, in rapporto alla popolazione, ossia 7.360 ogni 100mila abitanti), seguita da Rimini con 7.001, Bologna (6.914), Torino (6.763) e Roma (6.138). Milano è prima anche per il numero totale dei reati denunciati (quasi 295mila), seguita da Roma (257.434), Torino (155.701) e Napoli (133.153).

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