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Fukushima, livelli record di radioattività: non resistono neppure i robot

La macchina calata per la prima volta nel reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, è stata rimossa prima che terminasse il suo lavoro a causa dei danni riportati alla videocamera.
A cura di S. P.
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Radiazioni letali anche per i robot alla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Il macchinario che era stato calato per la prima volta nel reattore 2 è stato rimosso prima che terminasse il suo lavoro a causa dei danni riportati alla videocamera. Il robot ha infatti misurato altissimi livelli di radiazione capaci appunto di danneggiare anche le apparecchiature. Prima di essere rimosso il robot, gestito dai tecnici della Tokyo Electric Power Company, ha misurato livelli di radiazioni pari a 650 Serviet all’ora, oltre dunque i 530 Sievert stimati in precedenza (abbastanza per uccidere un uomo in meno di un minuto). Precedentemente nel reattore erano state rilevate radiazioni solo fino a 73 sievert l'ora, dopo lo stop dell'impianto provocato nel marzo del 2011 dal terremoto e tsunami che hanno devastato il Giappone.

Telecamere fuori uso – Controllato in remoto il dispositivo avrebbe dovuto ispezionare e pulire il passaggio prima dell’invio di “Scorpion”, un secondo robot che ha il compito di valutare più approfonditamente i danni alla struttura, il combustibile, la contaminazione e le temperature. Ma dopo poco tempo le due telecamere sono andate fuori uso, quasi certamente a causa dell’elevato irraggiamento e quindi gli operatori hanno recuperato il dispositivo prima di perderne il controllo. La compagnia Tepco da parte sua ha fatto sapere che continuerà l'esplorazione dei reattori.

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