Francia, giornalista si “infiltra” in una cellula jihadista vicina all’Isis
Un reporter francese è riuscito a infiltrarsi in una cellula di jihadisti francesi e a filmarli in segreto mentre progettavano attentati prima di essere arrestati. Lo rivela il Times of Israel spiegando che il gruppo estremista combattente di matrice islamica si ispirava all'Isis. Il giornalista (di cui si conosce solo lo pseudonimo, Said Ramzi) ha girato un documentario dal titolo ‘I Soldati di Allah'. Ha inoltre precisato di essere musulmano, della medesima generazione dei terroristi che hanno compiuto gli attentati a Parigi nel novembre scorso.
Ma come ha fatto il valoroso cronista a infiltrarsi in una cellula di miliziani vicini al califfato? Il primo contatto è avvenuto tramite Facebook. In seguito il giornalista ha incontrato l' ‘Emiro' del gruppo, un musulmano francese di origine turca, che ha tentato di indurlo ad immolarsi per l'Islam. La cellula ha poi iniziato a discutere diversi attentati fra i quali l'abbattimento di un aereo in volo ed attacchi ad una base militare e a un night-club. Dopo l'inizio di una serie di arresti dei membri della cellula il giornalista ha tuttavia deciso di mettere fine al pericoloso reportage.
Stando a quanto rivelato dal reporter il leader del gruppo estremista l'avrebbe invitato a collaborare a una serie di attacchi, e che se si fosse immolato avrebbe ottenuto un palazzo e "un cavallo alato d'oro e rubini". In un incontro avvenuto di fronte alla moschea di Parigi un membro del gruppo avrebbe dichiarato che sarebbe stato un gioco da ragazzi far saltare in aria un aereo all'aeroporto Bourget e che sarebbe stato sufficiente procurarsi un lanciarazzi, un oggetto a quanto pare di non difficile reperimento. "Dopo un attacco simile la Francia sarà traumatizzata per un secolo".
