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Fotografo rinuncia a lavorare con sposi omofobi e invia i loro soldi a un’associazione gay

Un fotografo di matrimoni, “colpevole” di aver postato una foto “arcobaleno” dopo la storica sentenza della Corte Suprema americana, è stato “scaricato” da due sposi omofobi…
A cura di D. F.
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Lui si chiama Clinton Brentwood Lee, è un fotografo di St. Petersburg, in Florida, ed è diventato celebre a causa di una risposta data a due clienti che avevano disdetto il loro servizio fotografico nuziale. Disdetta maldestramente motivata della futura sposa dopo che Brentwood ha colorato a strisce arcobaleno la sua immagine del profilo, così come hanno fatto migliaia di persone dopo la storica decisione della Corte Suprema USA di consentire i matrimoni gay in tutti gli Stati Uniti. "Saluti Brentwood. Vorremmo solo informarvi che non intendiamo utilizzare i vostri servizi per le nostre nozze. Il mio fidanzato ed io sosteniamo il matrimonio tradizionale tra un uomo e una donna e non vogliamo che i nostri soldi vadano a chi sostiene il contrario. In secondo luogo vorrei avere informazioni riguardo come ottenere indietro la nostra caparra. Grazie".

Naturalmente la replica del fotografo non si è fatta attendere ed ha ottenuto un larghissimo consenso: "Wow, non sono molto sicuro di cosa dire. Direi che questo mi delude, ma in realtà trovo che sia una buona cosa, perché anche la nostra azienda oggi non avrebbe piacerebbe a lavorare con voi. Non è perché avete un punto di vista diverso dal nostro, ma è perché, dal momento che non vi piace chi sostiene un matrimonio gay, nessun altro dovrebbe farlo. È come se a me non piacessero i broccoli e chiedessi a tutti gli altri nel mondo di non mangiarli. Se non sei a favore del matrimonio gay va bene, non sposare una donna. Personalmente, mi è stato insegnato a non giudicare gli altri e ad amare tutti. Quindi cercherò di non giudicare voi. Alla Brentwood vediamo l'amore in tutte le forme. Ora per quanto riguarda la vostra caparra, spero abbiate letto il primo articolo del contratto firmato, in cui si afferma che non è rimborsabile. Ma non vi preoccupate, non ho intenzione di tenerlo! A causa di questa conversazione, ho deciso di donare i vostri $ 1500 a GLAD [la Gay & Lesbian Alliance Against Defamation], un gruppo creato per aiutare e sostenere i diritti dei gay".

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