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Firenze, uomo uccide la moglie e si suicida. L’sms all’amico: “La ammazzo”

Michela Noli e Mattia Di Teodoro erano una giovane coppia di ex coniugi fiorentini, separati recentemente: trentunanni lei, trentatré lui. L’ha portata in un luogo isolato e le ha inferto 20 coltellate prima di suicidarsi. L’uomo già sabato avrebbe inviato alcuni messaggi ad un amico nei quali manifestava l’intenzione di voler compiere un gesto insensato. L’altro però non l’avrebbe preso seriamente.
A cura di C. T.
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AGGIORNAMENTO – L'sms all'amico: "La uccido" – Secondo quanto trapelato, poco prima di compiere l’omicidio-suicidio,il 33enne Mattia Di Teodoro, avrebbe inviato un sms a un amico, annunciando l'insano gesto. Secondo quanto spiegato, nel messaggio inviato poco prima dell'omicidio, l’uomo affermava di averla già uccisa. L’amico, ricevuto l'sms, ha avvisato la polizia facendo scattare le ricerche. Sembra che nel corso della giornata di sabato sempre l’amico avrebbe ricevuto altri messaggi sulla stregua dell'ultimo, ma non li avrebbe presi sul serio, pensando forse ad un momentaneo frangente di rabbia. In particolare, il 33enne gli avrebbe scritto dicendo che voleva ammazzare la moglie, "colpevole" di aver iniziato una relazione con un altro uomo.

Macabro ritrovamento nella serata di ieri in una strada alla periferia di Firenze, nel quartiere Isolotto. Un uomo e una donna sono stati rinvenuti morti all'interno di un auto, Citroen C2 bianca, a pochi passi dal parco delle Cascine, che si trovano sulla sponda opposta dell'Arno. Su entrambi i corpi erano evidenti ferite inferte con un coltello, ritrovato anch'esso nella macchina. L'allarme è scattato intorno alle 23 di domenica sera. L'ipotesi più probabile al momento è che si sia trattato di omicidio-suicidio. La vittima, che si chiamava Michela Noli, sarebbe stata chiamata nella serata di ieri dall'ex marito, Mattia Di Teodoro, per parlare e chiarire alcune cose della fine della loro relazione. La ragazza aveva accettato, ed era stata portata in quella zona isolata alla periferia di Firenze, dove l'ex compagno l'ha colpita con venti coltellate e poi si è tolto la vita.

Secondo quanto ricostruito, i due erano una giovane coppia di ex coniugi fiorentini, separati da poco più di un mese: trentunanni lei, trentatré lui. A casa di Di Teodoro sembra che gli investigatori abbiano trovato un biglietto in cui si spiegavano le ragioni del gesto e il giovane chiede scusa ai suoi genitori e ai suoceri. Il movente, in base alla ricostruzione della polizia, sarebbe la gelosia. Mattia non accettava che la coppia non si frequentasse più e che la ragazza stesse cercando di rifarsi una vita. Michela, hostess di terra dell'aeroporto di Firenze, infatti, aveva iniziato una nuova relazione ed era tornata a vivere dai genitori, in un'abitazione non lontano dal luogo di ritrovamento dei cadaveri.

Di Teodoro, quindi, si sarebbe presentato sotto casa sua con la scusa di restituirle una valigia con le sue cose. La ragazza è uscita, lasciando addirittura il cellulare a casa. Si fidava di lui, un uomo mite, senza precedenti, impiegato nella tipografia di famiglia. Arrivati in macchina in un luogo isolato alla periferia della città, però, il trentatreenne le ha inferto i colpi mortali, prima di togliersi la vita. Tutte le ipotesi, comunque, sono al momento al vaglio degli inquirenti. Sulla vicenda indaga la squadra mobile. Secondo quanto si apprende, Mattia sarebbe stato trovato con la gola squarciata ancora seduto al posto di guida, mentre Michela avrebbe tentato di aprire lo sportello per fuggire. Sulle braccia della ragazza sono evidenti ferite da taglio, che testimoniano un tentativo di fuga. La polizia sarebbe stata avvertita da una telefonata di conoscenti della coppia di trentenni. Poco prima di compiere il gesto, infatti, Mattia aveva inviato un sms a un amico.

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