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Fa sesso con minorenne disabile mentale, ma il giudice archivia: “Lei era consenziente”

Una ragazza di 15 anni torinese con un grave deficit cognitivo ha fatto sesso con un uomo adulto. Lui, inizialmente arrestato, è stato scagionato. Secondo il giudice infatti la giovane era consenziente.
A cura di D. F.
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Può una ragazza minorenne con gravi problemi mentali essere considerata consenziente a un rapporto sessuale con un uomo molto più grande di lei? A quanto pare sì ed è accaduto a Torino: stando a quanto riporta la Stampa, infatti, una giovane di 15 anni nata in Brasile, cresciuta in orfanotrofio e adottata da una coppia torinese avrebbe avuto una relazione con un uomo di 45 anni, incensurato e assiduo frequentatore di chat e siti di dating. Il problema? Non solo che lei è minorenne, ma anche che è assistita da neuropsichiatri e sottoposta a una terapia farmacologica. Ciò nonostante secondo il gip di Torino la ragazzina avrebbe scelto consapevolmente, in un "contesto di complicità", di avere un rapporto sessuale con il 45enne.

Stefano Vitelli, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torino, ha archiviato l'indagine a carico dell'uomo, che era stato anche arrestato a marzo 2015. Stando a quanto accertato dall'inchiesta il 45enne ha atteso la ragazzina sotto casa per poi condurla nel suo appartamento e avere un rapporto sessuale  interrotto dall'improvvisa fuga della giovane: "Non sono un maniaco. Lei mi aveva chiesto espressamente di fare sesso. Non era affatto imbarazzata", si è difeso l'adulto.

Ho quasi sedici anni, sono vergine e voglio fare sesso: erano state queste le parole scritte in chat dalla giovane. L'uomo avrebbe dovuto desistere, ma non l'ha fatto ed ha assecondato i desideri della 15enne andando a prenderla sotto casa e trasportandola nel suo appartamento in una zona residenziale di Torino. Quello che il 45enne non sapeva era che alla ragazza era stato diagnosticato un deficit cognitivo di tre anni rispetto alla sua età. I periti nominati dal giudice hanno tuttavia stabilito che la minorenne non ha alcuna patologia psichiatrica in grado di condizionare le sue capacità di scelta. A quel punto il giudice ha tratto le conseguenze a archiviato il caso.

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