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Ebola, migliora l’infermiere di Emergency: “Presto fuori pericolo”

L’infermiere affetto da Ebola non ha febbre e sono quasi scomparsi i sintomi gastrointestinali. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin: “I medici dell’istituto Spallanzani sono vicinissimi a considerarlo fuori pericolo”.
A cura di Susanna Picone
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Migliorano le condizioni dell’infermiere sardo di Emergency affetto dal virus Ebola. Il paziente, ricoverato dal 13 maggio scorso all’Istituto Spallanzani di Roma, “continua a presentare miglioramenti delle condizioni cliniche generali, è vigile, autosufficiente e ha ripreso ad alimentarsi”. Il bollettino medico odierno dello Spallanzani informa inoltre che l’infermiere non presenta febbre, sono quasi scomparsi i sintomi gastrointestinali e persistono modesti sintomi respiratori. “Continua il trattamento antivirale e la terapia reidratante per via orale ed endovenosa”, prosegue ancora il bollettino che informa inoltre che la prognosi resta riservata. Ottimista anche la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha commentato il bollettino medico dello Spallanzani confermando che l’infermiere sardo sta facendo grossi progressi e affermando che i medici dell’ospedale romano “sono vicinissimi a considerarlo fuori pericolo”. “Queste buone notizie, a nemmeno una settimana dal ricovero, provano l'altissima professionalità del personale e l'eccellenza di una struttura che conferma l'alto livello della nostra Sanità”, ha commentato ancora Lorenzin. La ministra ha aggiunto che “naturalmente si continua a monitorare le persone che in Sardegna sono in autoisolamento precauzionale, confidando di potere presto chiudere la fase di allerta”.

Secondo caso di Ebola in Italia – L’infermiere ricoverato allo Spallanzani ha 37 anni ed è il secondo caso di paziente contagiato da Ebola in Italia: prima di lui si era ammalato il medico di Emergency  Fabrizio Pulvirenti, curato e guarito nello stesso istituto romano. L'infermiere aveva lavorato nel Centro di cura dei malati di Ebola in Sierra Leone ed era tornato in Sardegna l’8 maggio scorso. Ha manifestato i primi sintomi qualche giorno dopo il ritorno in Italia e, in seguito ai test, è stato portato nella capitale e affidato alle cure dell’istituto Spallanzani.

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