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Ebola, trasferito a Roma l’infermiere di Emergency: “Ha febbre ma è lucido”

Il paziente, un infermiere di 37 anni di ritorno dalla Sierra Leone, è atterrato alle 2.50 all’aeroporto militare di Pratica di Mare. È ricoverato allo Spallanzani, dove è stato curato (e guarito) anche il primo italiano positivo all’ebola, il medico Fabrizio Pulvirenti.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE: Altre tre persone in quarantena. La struttura clinica sarda che ha gestito il caso di contagio da virus Ebola dall'infermiere sassarese ha disposto un periodo di quarantena per altre tre persone. Lo ha riferito l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru. Si tratta di persone che sono venute in contatto con il 37enne tra domenica mattina, quando ha avvertito i primi sintomi, a lunedì pomeriggio, quando è stato ricoverato. Come spiegano le autorità sanitarie, si tratta di misure precauzionali in quanto la possibilità che l'infermiere abbia contagiato qualcuno in Italia è molto remota. Per quanto riguarda l'infermiere, che in Sierra Leone aveva prestato servizio come volontario per un'associazione umanitaria, i medici stanno valutando la possibilità di cure con l'utilizzo di plasma di un donatore guarito. "Abbiamo già contattato il Centro Nazionale Sangue e stiamo valutando tutte le opzioni terapeutiche, in accordo con il centro di coordinamento dell'Oms", ha spiegato infatti Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale Spallanzani di Roma.

UPDATE – Il paziente “al momento della presa in carico da parte dei medici era febbrile, lucido e collaborante. Ha iniziato un trattamento antivirale specifico con un farmaco non registrato autorizzato con ordinanza da Aifa su indicazione del ministero della Salute”, questo il primo bollettino dei medici dell'Istituto Spallanzani di Roma sul'infermiere sardo di Emergency, positivo al virus Ebola. Tra 24 ore il prossimo bollettino.

È atterrato nel cuore della notte, alle 2:50 all'aeroporto militare di Pratica di Mare, il C-130 della 46° Brigata Aerea dell'Aeronautica militare con a bordo l'infermiere 37enne di Emergency (di cui non sono state rese note le generalità) risultato positivo al virus Ebola. Il trasferimento del paziente, che è il secondo italiano ad aver contratto il virus, prima da Sassari all'aeroporto di Alghero in ambulanza, poi in aereo da Alghero a Pratica di Mare e infine in ambulanza dallo scalo allo Spallanzani di Roma è stato complesso e ha richiesto attrezzature speciali e tempo. In particolare sono state utilizzate particolari barelle che consentono il trasporto in condizioni di biocontenimento assoluto. L’infermiere di Emergency si è ammalato durante un periodo di servizio volontario in Sierra Leone.

Il secondo caso di Ebola in Italia – Si tratta, come si diceva, del secondo malato di Ebola italiano: il primo ad ammalarsi era stato il medico siciliano di Emergency Fabrizio Pulvirenti, che è stato curato nella stessa struttura romana in cui è stato ricoverato l’infermiere, ed è guarito. È stato lo stesso centro Lazzaro Spallanzani a diagnosticare l'Ebola all’infermiere effettuando un test sul sangue del paziente. La prima assistenza al paziente, che era arrivato in Sardegna l’8 maggio, è stata invece fornita nel reparto di malattie infettive di Sassari.

Emergency ha fatto sapere ieri che il paziente “è in buone condizioni generali”: “Non appena ha manifestato i primi sintomi, domenica 10 maggio in tarda serata, il nostro collega ha applicato le procedure per l’isolamento, come previsto dai protocolli del ministero della Salute e dalle linee guida di Emergency. L’operatore effettuava regolarmente l’automonitoraggio delle proprie condizioni e questo ha permesso di intervenire tempestivamente per evitare un possibile contagio. Ricordiamo che il virus Ebola è contagioso solo dopo l’insorgenza dei sintomi e che viene trasmesso esclusivamente attraverso il contatto diretto con fluidi corporei”. I prossimi aggiornamenti sul suo stato di salute saranno forniti dall’istituto Spallanzani.

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