È morto Carlos Fuentes, tra gli scrittori più amati in Messico

È stato uno degli esponenti più importanti della letteratura in lingua spagnola e si è spento oggi in Messico all’età di 83 anni. La notizia della morte dello scrittore Carlos Fuentes è stata diffusa dal presidente messicano Felipe Calderon, il primo a dirsi profondamente rattristato per la perdita “di un autore amato e ammirato”. Poi il Consiglio nazionale delle arti e cultura ha confermato l’annuncio del presidente. Carlos Fuentes soffriva da tempo di problemi al cuore, malattia che lo ha costretto in ospedale per l’ultimo periodo della sua vita.

Oltre 40 opere e numerosi riconoscimenti nel corso della sua vita – È stato uno degli scrittori messicani più celebrati, ricordato per romanzi come “La morte di Artemio Cruz”, “Terra nostra”, “Gli anni con Laura Diaz”, opere grazie alle quali ha ricevuto, nel corso della sua vita, diversi riconoscimenti compreso il Premio Cervantes nel 1987, il più prestigioso per la letteratura in lingua spagnola. Fuentes era figlio di un diplomatico messicano, condizione che lo portò a vivere in molti paesi dell’America Latina e degli Stati Uniti e che lo spinse, sin da bambino, ad avvicinarsi e ad apprezzare la sua terra. Si innamorò della letteratura dopo aver letto i lavori di Mark Twain, di Edmondo de Amicis ed Emilio Salgari. Carlos Fuentes ha pubblicato, nel corso della sua lunga carriera, oltre 40 scritti, opere che ora spingono il Messico a piangere una delle sue penne più influenti.