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Diventa un genio della matematica dopo un pugno in testa

Tutta la sua vita ruotava intorno alla palestra e alle serate in discoteca. Poi quella rissa in un locale che gli ha cambiato la vita.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha preso una botta in testa nel corso di una rissa al bar nel periodo in cui era body builder: così è diventato un genio della matematica. Jason Padgett, americano, oggi ha 31 anni; un decennio fa era un'altra persona. Il suo unico interesse erano andare in palestra per scolpire i suoi muscoli, scolpirsi i capelli col gel, fare tardi al bar. Aveva lasciato l'università e non aveva voglia di tornarci. Ma poi la sua vita è cambiata. Non è stata però una donna né una vincita ad una lotteria, bensì una scazzottata in un karaoke di Tacoma, stato di Washington, Usa, 11 anni fa. In quell'occasione Jason ha avuto la peggio, ma è stato un bene. La chiamano ‘sindrome da savantismo acquisito' e si calcola che in tutto il mondo esistano solo una quarantina di persone che ne sono state colpite, come ricorda il Corriere della Sera:

Nel caso di Jason il verbo colpire è particolarmente azzeccato: l’evento che lo ha trasformato è stata una spietata sequenza di pugni alla testa sferrati da un paio di sconosciuti in un locale notturno. Il ragazzo è caduto a terra, ha perso i sensi e quando si è ripreso ogni cosa aveva iniziato a splendere di una luce strana. Il libro L’incredibile storia del body-builder tramutato in cervellone viene raccontata in un libro appena pubblicato oltreoceano. Titolo: ‘Struck by genius', che è come dire fulminato dal genio. Sottotitolo: ‘Come un trauma cerebrale mi ha reso un prodigio della matematica'”.

Jason ora è in grado di vedere formule matematiche e forme che prima non notava: poligoni ovunque, spirali nella panna versata nel caffè e teoremi di Pitagora nel movimento delle foglie. Ma soprattutto compie calcoli complicatissimi e riesce a ricordare i libri al contrario.

La sua sindrome è stata certificata da Darold Treffert nell’800:

Persone non istruite, spesso portatrici di qualche deficit intellettivo, e tuttavia capaci di eseguire calcoli difficilissimi o di ripetere interi libri al contrario. Secondo Treffert il savantismo può essere congenito o acquisito, si presenta più spesso nei maschi che nelle femmine, in una significativa minoranza delle persone affette da autismo e in una minima frazione di quelle colpite da danni cerebrali o ritardo mentale”.

Jason deve tutto a quella raffica di pugni. Precisamente un danno all’emisfero cerebrale destro, che ha causato l’attivazione del lobo parietale sinistro e lo ha trasformato in un genio della matemica:

La sua nuova vita – scrive ancora il Corsera – come quella di altri illustri pazienti che hanno fatto la storia delle neuroscienze, rappresenta una finestra aperta sulla plasticità del cervello, sulle diverse forme di intelligenza, sul potenziale umano. Ma è presto per concludere che in tutti noi c’è un genio assopito pronto a svegliarsi. E comunque se c’è assomiglia più al protagonista di Rain Man o a Pico della Mirandola che a Einstein”.

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