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Dall’Europa all’Australia su biplano del ’42: l’impresa della pilota Curtis-Taylor

Storica impresa portata a termine dalla pilota britannica Tracey Curtis-Taylor dopo un viaggio di oltre tre mesi con varie tappe in decine di Paesi.
A cura di A. P.
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Oltre 21mila chilometri di volo in solitaria dall'Europa all'Australia su un biplano risalente al 1942. È la storica impresa portata a termine dalla pilota britannica Tracey Curtis-Taylor, partita tre mesi fa dalla Gran Bretagna in direzione di Sidney dove è atterrata finalmente sabato scorso. "Ho bisogno di un drink" è stato il primo commento della donna mentre sbarcava dal velivolo, un Boeing Stearman del 1942, un biplano monomotore con cockpit aperto. Tracey ha dedicato l'impresa ad Amy Johnson, la prima donna pilota ad avere volato in solitaria fino agli Stati Uniti nel 1930. "L'ho fatto perché volare è un'esperienza magica e volare su un apparecchio del genere, a bassa quota, attraverso mezzo mondo, poter vedere i paesaggi più fantastici, la geologia, la vegetazione è come essere sulla terrazza più panoramica del mondo" ha spiegato la donna ai giornalisti dopo l'arrivo.

Del resto Curtis-Taylor non è nuova a simili imprese e già nel 2008 aveva volato per ottomila miglia in solitaria da Città del Capo, in Sudafrica, a Goodwood, in Gran Bretagna. Tracey è passata nei cieli di 23 Paesi attraversando tra l'altro l'Europa, il Mediterraneo, il deserto, il Mar Morto, il Golfo di Oman e il Pakistan, nonché l'India, le montagne della Birmania e le coste della Thailandia. Il suo volo, caratterizzato da 50 pause per il rifornimento di carburante, però ha avuto anche momenti brutti come il maltempo nell'Europa orientale.

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