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Da imprenditori in crisi a narcotrafficanti: 11 fermati. Sequestrati 54kg di cocaina

Undici persone in provincia di Pisa sono finite in manette per aver importato cocaina dalla Colombia. Tra loro imprenditori incensurati con legami con la Mala del Brenta.
A cura di Biagio Chiariello
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Le imprese sono in crisi? Rifinanziamole con la vendita di droga. E’ quanto hanno pensato (e tentato di fare) alcuni imprenditori toscani, che, insieme pregiudicati appartenenti alla cosiddetta ‘Mala del Brenta’, hanno deciso di dare nuova linfa alle proprie attività (operano nel settore dell'abbigliamento e in quello dei trasporti) con i proventi della vendita di grossi quantitativi di cocaina acquistata direttamente in Colombia. Un'impresa finita  peròsul nascere. I finanzieri del Comando Provinciale di Pisa, con la collaborazione dei colleghi dei reparti territorialmente competenti, hanno eseguito, nelle province di Pisa, Firenze, Lucca, Livorno, Massa/La Spezia e Ferrara, complessivamente 11 fermi di indiziati di delitto. L’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente.

Tra i fermi ci sono, appunto, alcuni imprenditori del pisano che erano riusciti, grazie a collegamenti con soggetti appartenenti alla così detta ‘Mala del Brenta', ad aver contatti col Sud America da dove era partito il primo carico di 54,450 chili di cocaina purissima che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 10 milioni di euro. La droga, arrivata direttamente dalla Colombia e nascosta in un container con un carico di banane, è stata sequestrata nel porto di Catania. Un errore, come ha spiegato il procuratore Giuseppe Creazzo, che ha permesso lo smantellamento del traffico internazionale di cocaina: "Il container doveva infatti essere scaricato al porto di Livorno dove uno dei fermati lavora. Per errore ha proseguito il suo viaggio fino a Catania e qui è stato sequestrato".

In realtà, le indagini erano scattate un anno fa quando le fiamme gialle di Pisa erano venute a conoscenza dell'esistenza di un gruppo di imprenditori pronti a risolvere la crisi economica di cui soffrivano le loro aziende, trasformandosi in spacciatori.  "L'organizzazione aveva pianificato altri arrivi", anche settimanali, della droga dal Sudamerica a Livorno, hanno spiegato il generale Andrea De Gennaro, comandante regionale della guardia di finanza e il colonnello  Gregorio Iuzzolino, comandante provinciale di Pisa.

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