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Da Ferrovie dello Stato 4.5 miliardi per rinnovare la flotta dei treni regionali

Lo ha annunciato l’amministratore delegato delle Fs Renato Mazzoncini: la nuova gara consentirà alle ferrovie di avere l’80% di treni regionali nuovi dopo il 2020.
A cura di Susanna Picone
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L’Amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, ha dichiarato che la società investirà quattro miliardi e mezzo di euro per rinnovare la flotta dei treni regionali italiani, oggi tra le più anziane d’Europa. Mazzoncini lo ha annunciato inaugurando insieme al ministro dei Trasporti Graziano Del Rio l’undicesimo congresso internazionale sulla ricerca e sull’innovazione nelle ferrovie (Wcrr), che si tiene all’interno della Fiera di Milano a Rho-Pero. “La nuova gara è di 4,5 miliardi di euro” e consentirà alle ferrovie di “avere l'80% di treni regionali nuovi dopo il 2020, facendo dell'Italia la nazione con il materiale rotabile più giovane d'Europa”, ha spiegato Mazzoncini ricordando come “tra il 2014 e il 2016 abbiamo investito 1,8 miliardi in treni regionali”. Il ministro Delrio ha aggiunto che “dei 18 miliardi di investimenti che intendiamo dedicare alle infrastrutture ferroviarie, gran parte saranno dedicati alle linee regionali, che fino ad oggi sono state un po’ troppo trascurate”.

Delrio ha anche sottolineato la centralità del “rinnovo del parco rotabile, che è purtroppo molto vecchio”, mentre “viaggiatori e pendolari sono il nostro cliente principale, visto che ogni giorno si spostano in treno milioni di persone”. Da parte sua Mazzoncini ha parlato della gara da 4,5 miliardi come “la più grande mai fatta in Italia per i treni regionali” e ha detto che Ferrovie dello Stato si prepara a scoprire le carte entro una settimana. Per rinnovare la flotta il Cda di Ferrovie dello Stato ha deliberato l’emissione di bond per complessivi 1,8 miliardi, una nuova tranche di un piano complessivo da 4,5 miliardi varato nel 2013, di cui finora sono state emessi titoli per 1,65 miliardi: 750 milioni con scadenza 2020, 600 milioni con scadenza 2021 e 300 milioni con scadenza 2025. Il prossimo appuntamento è fissato a settembre, quando sarà presentato il nuovo piano industriale.

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