Crisi: Aumentano gli stranieri che lasciano l’Italia, +18% nel 2012
Gli stranieri residenti in Italia al primo gennaio 2013 sono 4.387.721, circa 334mila unità in più rispetto all'anno precedente (+8,2%), ma aumentano anche gli stranieri che per colpa della crisi economica sono andati via dal nostro Paese. E' la fotografia statistica dell'immigrazione nel nostro Paese diffusa oggi dall'Istat nel suo rapporto annuale sulla popolazione straniera residente in Italia. Secondo l'istituto di statistico nazionale la quota di stranieri sul totale dei residenti in Italia continua ad aumentare passando dal 6,8% del 1° gennaio 2012 al 7,4% del 1° gennaio 2013, ma è da registrare un contemporaneo aumento del 17,9% degli stranieri che abbandonano il Paese. I cittadini stranieri che nel corso del 2012 si sono cancellati dalle anagrafi, in quanto ritornati in patria o trasferiti in altro stato estero, sono stati 38.218. Come spiega l'Istat questo incremento registrato nel 2012 "si manifesta in un quadro di generale crisi economica del Paese ed è peraltro presumibilmente sottostimato rispetto agli effettivi flussi in uscita, in quanto in alcuni casi gli stranieri, non avendone diretto beneficio, non comunicano all’anagrafe il trasferimento all’estero". Nello stesso anno infatti le cancellazioni per irreperibilità degli stranieri, effettuate d’ufficio dai Comuni, sono state complessivamente 54.518.
Non si fermano i nuovi arrivi – Ad ogni modo se quelli già stanziati lasciano l'Italia, nuovi immigrati continuano ad arrivare. Come riporta sempre l'Istat, infatti, il numero degli stranieri residenti nel corso del 2012 è cresciuto soprattutto per effetto dell'immigrazione dall'estero, 321 mila individui, e solo in parte per le nascite di bambini stranieri, circa 80 mila. La distribuzione degli stranieri residenti sul territorio italiano si conferma comunque non uniforme nel Paese. L'86 % degli stranieri infatti risiede nel Nord e nel Centro Italia e solo il 14% nel Mezzogiorno. Gli incrementi maggiori nel corso del 2012 però si manifestano proprio al Sud e nelle Isole che fanno registrare rispettivamente 12% e +10,9%.
