Corrado Clini scarcerato, revocati i domiciliari all’ex Ministro
Torna in libertà l'ex ministro dell'ambiente Corrado Clini, arrestato alla fine del maggio scorso nell'ambito di una inchiesta relativa a un finanziamento pubblico di un progetto per il risanamento delle acque in Iraq. Il giudice per le indagini preliminari di Ferrara, Piera Tassoni, infatti gli ha revocato il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari decretando la sua scarcerazione. Clini era finito nel mirino dei pm della Procura della Repubblica di Ferrara per la presunta sottrazione di oltre tre milioni di euro di fondi pubblici in concorso con un altro imprenditore. Al centro dell'inchiesta, condotta in collaborazione con la Procura della Repubblica di Roma, vi è la gestione dei fondi del ministero dell'Ambiente e la presunta distrazione di denearo pubblico. L'ipotesi di accusa dei confronti dell'ex esponente del governo Monti inizialmente era quella più pesante di corruzione, poi però derubricata a peculato. Nonostante questo la Procura ferrarese aveva dato parere negativo all'istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali. La decisione del Gip di Ferrara però è stata diversa. In particolare il giudice ha ritenuto che per Clini non ci sia più nessun rischio di reiterazione del reato che a suo tempo aveva fatto scattare l'ordinanza di custodia cautelare.
Non c'è più pericolo di reiterazione del reato
Il collegio difensivo dell'ex Ministro, coordinato dall'avvocato Paolo Dell'Anno, nel corso della procedura giudiziaria ha dimostrato che Clini non aveva più possibilità di reiterare il reato essendosi dimesso da ogni incarico ministeriale e risultando cancellato il suo ruolo dirigenziale. Contattato dall'agenzia di stampa Ansa, Corrado Clini ha espresso soddisfazione e contentezza per la notizia della sua scarcerazione, ma non ha voluto aggiungere altro.
