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Coppie omosessuali: l’ex compagna della madre può frequentare i figli

Sentenza storica per i figli delle coppie gay: il tribunale di Palermo ha riconosciuto alla ex della madre biologica la facoltà di incontrare e tenere con sé i figli, secondo un calendario di incontri stabilito.
A cura di Susanna Picone
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L'ex compagna della madre biologica ha il diritto di incontrare e tenere con sé i figli, secondo un calendario preciso. È quanto ha stabilito il Tribunale di Palermo dopa aver accertato, anche attraverso l'aiuto di psicologi, il legame familiare dei ragazzi anche con l'ex convivente. Il collegio ha accolto la richiesta del difensore, l’avvocato Arianna Ferrito dello studio Galasso di Palermo, fatta propria dal pm nell’interesse dei minori. Per i figli delle coppie gay si tratta – esulta l'associazione Famiglie Arcobaleno – di “una sentenza storica”. Secondo l’associazione “ciò indica in modo chiaro che la separazione di una coppia omosessuale che insieme ha deciso di avere dei figli non può determinare la fine dei rapporti, di fatto ancora senza tutele nel nostro Paese, fra il genitore ancora senza diritti e i suoi figli”. “Questa decisione è molto importante per tutte le famiglie arcobaleno – così Giuseppina La Delfa, presidente dell’associazione nazionale dei genitori omosessuali e transessuali – Indica in modo chiaro che la separazione di una coppia omosessuale che insieme ha deciso di avere dei figli e che insieme li ha cresciuti, non può determinare la fine dei rapporti, di fatto ancora senza tutele nel nostro Paese, fra il genitore ancora senza diritti e i suoi figli”.

“Relazione genitori-figli da salvaguardare” – “Può capitare – ha spiegato La Delfa – che uno dei due genitori purtroppo approfitti del vantaggio derivante dall’assurda discriminazione giuridica verso le coppie same sex per estromettere l’altro dalla vita dei bambini”. “Pensiamo che la relazione genitori-figli – ha continuato – vada sempre salvaguardata e non crediamo che la biologia possa predominare su un progetto maturato, scelto ed attuato insieme”. Insomma, la separazione di una coppia di fatto non può comportare la distruzione dei rapporti affettivi maturati e cresciuti in quel contesto.

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