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Congresso Pd farsa in Puglia, tra voti fantasma e tesserati assenti che votano a loro insaputa

L’accusa arriva da Copertino, comune in provincia di Lecce. Su Facebook la consigliera Anna Inguscio ha denunciato la celebrazione di una vera e propria votazione fantasma: senza che nessuno abbia davvero votato, i voti sono stati spartiti tra i tre sfidanti alla segreterie secondo i rapporti di forza interni al circolo.
A cura di Charlotte Matteini
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Mentre in tutta Italia si stanno svolgendo le cosiddette "convenzioni", ovvero le votazioni per il rinnovo della segreteria del Partito Democratico riservate ai soli tesserati, scoppia il caos in Puglia: secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, infatti, in decine di circoli locali del Pd sparsi per tutto il territorio sembra che le votazioni non si siano svolte in maniera così trasparente. A Copertino, in particolare, un'esponente locale del Partito Democratico, capogruppo in comune e consigliera provincia, ha denunciato su Facebook alcune scorrettezze che avrebbero minato il corretto svolgersi delle operazioni di voto che hanno portato i tre sfidanti alla segreteria, Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando, a raccogliere rispettivamente 100, 87 e 63 voti.

"Oggi si è svolto il congresso PD di circolo a Copertino. Risultato? 250 votanti su 256 tesserati. Molti direbbero ‘caspita che partecipazione nemmeno a Bologna c'è stata un simile partecipazione'. Non vi allarmate a Copertino si sono inventati il voto virtuale. Infatti io non so per chi ho votato perché il seggio non si è mai insediato. Incredibile, ma vero, risulto tra i votanti senza aver esercitato il mio diritto di voto. E questo lo chiamano Partito Democratico…", ha scritto la consigliera Inguscio sulla sua pagina Facebook, denunciando sostanzialmente la falsificazione dei voti. Secondo quanto appreso dall'iniziale ricostruzione, le preferenze sarebbero state attribuite ai tre sfidanti "sulla base dei rapporti di forza interni al partito locale", senza però che a questo sia corrisposta una vera e propria votazione, come invece prevede il regolamento del Partito Democratico. Gli organi del partito regionale hanno già chiesto l'annullamento della votazione chiedendo la celebrazione di un nuovo congresso con relativo voto effettivo: "Il caso ora è all'esame della commissione di garanzia, qualora fosse confermato sarebbe un fatto grave. In quel caso annulleremo di sicuro la votazione", ha dichiarato il segretario regionale del Pd, Marco Lacarra.

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