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Codacons contro legge nazionale per vaccinazioni obbligatorie: “Valanga di ricorsi”

Secondo l’associazione dei consumatori, una legge nazionale che imponga la vaccinazione obbligatoria come requisito per la frequentazione di scuole e asili nido “sarebbe in netto contrasto con la giurisprudenza consolidata, e darebbe vita ad una valanga di ricorsi da parte delle famiglie, destinati ad essere tutti accolti”.
A cura di C. T.
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Ieri il presidene dell'Istituto di Sanità Walter Ricciardi ha annunciato il raggiungimento di un accordo tra Stato e Regioni per una nuova legge nazionale che renda obbligatorie in tutta Italia le vaccinazioni previste nel piano di prevenzione 2017/2019. Sostanzialmente, grazie a questo accordo, dopo l'approvazione di un'apposita legge, le vaccinazioni saranno rese obbligatorie non solo nelle regioni e nei comuni che legifereranno in tal senso, come accaduto in Emilia Romagna, a Trieste e a breve in Toscana, ma in tutto il territorio italiano, senza esclusione.

La notizia ha già scatenato le prime reazioni, tra cui quella del Codacons. Secondo l'associazione dei consumatori, una legge nazionale che imponga la vaccinazione obbligatoria come requisito per la frequentazione di scuole e asili nido "sarebbe in netto contrasto con la giurisprudenza consolidata, e darebbe vita ad una valanga di ricorsi da parte delle famiglie, destinati ad essere tutti accolti". I tribunali si sono "già espressi contro l'obbligo della vaccinazione per l'ingresso nelle strutture scolastiche", ha aggiunto il Codacons, che ha ricordato che tra le ultime sentenze in materia ce n'è una del Tribunale per i minorenni di Bologna che ha stabilito come i genitori non possano essere obbligati a sottoporre i figli a vaccinazione come requisito per la frequentazione delle scuole.

"Tali sentenze aprirebbero la strada ad una valanga di ricorsi da parte dei genitori, nel caso in cui si arrivasse ad una legge nazionale sulla vaccinazione come requisito per l'ingresso in scuole e asili", ha spiegato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, secondo cui "al di là dell'aspetto tecnico della questione, legato all'assenza di vaccini singoli in Italia, si pone anche l'aspetto sanitario: centinaia di segnalazioni delle famiglie raccolte dal Codacons denunciano reazioni avverse anche gravi all'esavalente, segnalazioni attualmente al vaglio di una commissione di medici ed esperti".

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