Censura in Pakistan: buco bianco in prima pagina sul New York Times

Incredibile censura in Pakistan dove gli stampatori locali hanno deciso di revisionare l'edizione internazionale del New York Times, diffusa anche nel Paese, finendo per realizzare un effetto a dir poco singolare. I lettori locali, infatti, nella prima pagina del quotidiano invece di trovare la foto principale con tanto di articolo hanno trovato un buco completamente bianco. In particolare al momento della stampa, realizzata localmente, gli addetti hanno completamente cancellato un articolo giudicato scomodo senza rimpiazzarlo, generando un effetto particolare. Nel dettaglio l'articolo, a firma della giornalista Carlotta Gall, parlava proprio delle connessioni mai realmente chiarite tra il terrorismo islamico di Osama Bin Laden e il Pakistan, Paese nel quale si era rifugiato e dove è stato individuato e ucciso. Il pezzo indaga sulle connessioni tra l'ex re del terrore ucciso dalle truppe speciali americane e l'Isi, i servizi segreti di Islamabad molte volte accusate di aver avuto rapporti stretti con al-Qaida.

Insomma un articolo molto scomodo da fare sparire. La trovata ovviamente è balzata subito agli occhi dei lettori che hanno iniziato a rilanciare la foto della prima pagina del giornale su twitter. Dal suo canto il New York Times ha denunciato l'accaduto spiegando però che si è trattato dell'iniziativa di un giornale locale,  The Express Tribune, che stampa in partnership l'edizione internazionale del giornale. Il New York Times, pur sottolineando di non condividere la scelta dello stampatore, ha ricordato che il giornale locale ha subito di recente un attacco da parte di estremisti.