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Catania, professore picchiato in classe dalla mamma e dal fratello di un’alunna

L’aggressione alla scuola media Giosuè Carducci, davanti a diversi ragazzi. Il docente è stato aggredito dalla mamma di una sua alunna e anche da un altro figlio della donna.
A cura di S. P.
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Nella scuola media “Giosuè Carducci” di Catania un insegnante è stato aggredito dai familiari di una sua alunna in classe, davanti ad altri studenti. A quanto pare perché i familiari della alunna non avevano gradito un rimprovero fatto alla ragazza. A picchiare il professore in classe sono stati la mamma e il fratello maggiorenne della studentessa di Catania, arrivati a scuola perché volevano farla uscire prima. Era stata la stessa alunna a chiamare la mamma per farsi venire a prendere. Arrivati nell’istituto la mamma e il fratello della ragazza hanno visto il professore “colpevole” del rimprovero in un’altra classe, sono dunque entrati e lo hanno aggredito davanti ai suoi studenti. Poi sono andati via.

Il prof intende denunciare i familiari della studentessa – Il professore è stato soccorso da personale del 118, medicato nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi centro e giudicato guaribile in tre giorni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania che hanno avviato le indagini. L’insegnante aggredito ha annunciato l’intenzione di querelare la donna e suo figlio.

L’intervento della preside a Fanpage.it – Ai microfoni di Fanpage.it ha parlato la preside della scuola di Catania “Giosuè Carducci”, che ha spiegato meglio quanto accaduto al professore. “Una violenza inaudita, è stato aggredito con calci e pugni, poi è stato buttato per terra causando persino la rottura dei suoi occhiali […] I due aggressori hanno usato parolacce davanti ad una classe di 23 alunni che, inorriditi, piangevano in un angolo. Il motivo dell'aggressione? Un rimprovero verso un'allieva discola, nessuna valutazione bassa come qualche giornale ha detto […] Noi chiaramente ci costruiremo parte civile perché questi due signori devono pagarla”, ha spiegato la dirigente scolastica. A mettere fine all’aggressione è stata la vicepreside della scuola che è intervenuta per “salvare” il suo collega: “Abbiamo tentato di strattonare queste due persone. Lui era a terra, si è spaccato il sopracciglio, ha sbattuto la testa e adesso ha problemi alla gamba”.

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