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Casaleggio denuncia Calabresi: “Repubblica non ha mostrato le prove dell’incontro tra M5s e Salvini”

Dopo la querela di Di Maio, arriva la denuncia civile di Casaleggio nei confronti del direttore di Repubblica.
A cura di Redazione
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Non accenna a posarsi il polverone sollevato dalla pubblicazione, da parte del quotidiano La Repubblica, della notizia di un incontro tra Davide Casaleggio e Matteo Salvini, che sarebbe avvenuto nelle settimane in cui il Parlamento era impegnato nella discussione della legge elettorale. Una circostanza smentita con fermezza tanto dal MoVimento 5 Stelle quanto dalle Lega Nord, ma confermata dal direttore del giornale Mario Calabresi, il quale ha sempre difeso la fondatezza delle proprie fonti.

Dopo l’annuncio della querela da parte di Luigi Di Maio, ora a che Davide Casaleggio annuncia di voler procedere per vie legali contro Repubblica, denunciando civilmente il direttore Calabresi e presentando un esposto all’ordine dei giornalisti perché ne valuti l’operato.

Ecco cosa scrive Casaleggio sul blog di Beppe Grillo, in merito alla scelta di Repubblica di non “mostrare” le fonti da cui ha attinto la notizia dell’incontro tra Lega e MoVimento 5 Stelle:

La Repubblica qualche giorno fa ha pubblicato la notizia falsa di un mio incontro che ho immediatamente smentito, vista che gli era stata data l'enfasi in prima pagina. Incontro molte persone e non tutte persone che la pensano come me. Non avrei nessun problema a confermare un incontro se lo avessi fatto con chiunque, ma in questo caso questo era falso ed era mio dovere ristabilire la verità. Quello che è successo dopo ha dell'incredibile.

Posso capire che un giornale più o meno volontariamente, più o meno indirizzato dal suo proprietario, possa sbagliare, ma poi dovrebbe ammettere l’errore e correggere.

Quello che invece non accetto è che dopo aver inviato la rettifica il direttore Calabresi mi dia del bugiardo sulla base di presunte "fonti certe", che certe non sono. Ho chiesto pubblicamente al direttore Calabresi di dire il giorno e l'ora di questo presunto incontro, di modo che io avrei potuto pubblicare tutti i miei spostamenti e incontri di quella giornata per dare il via a un fact checking pubblico. Se ci fossero davvero state "fonti certe" non ci sarebbe stato certo difficile pubblicare questo dettaglio. Il direttore ha avuto paura. E' passata quasi una settimana e Calabresi si è ammutolito, le fonti certe sono scomparse rendendo chiaro a tutti il "Metodo Repubblica": pubblicare notizie false in prima pagina, citare presunte fonti certe, tirarsi indietro davanti a un fact checking pubblico e lasciare il dubbio nelle persone che un fatto possa essere vero anche se non lo è.

Non è accettabile questo modo di fare informazione. Fonti inesistenti o inconsistenti non possono essere usate come clave mediatiche per indirizzare il pensiero degli italiani. L'operazione politica è bieca quanto evidente: far credere alle persone che esista un'alleanza del MoVimento 5 Stelle con la Lega Nord. Questo è falso. Quello che mi conforta è che i primi ad aver capito che il Metodo Repubblica non è finalizzato a un'informazione libera sono i lettori, che Repubblica perde al ritmo di 15-20.000 all'anno.

Il direttore di Repubblica Calabresi davanti alla richiesta di fact checking pubblico si è dileguato con le sue fonti, non mi rimane (come lui ha richiesto) che denunciarlo civilmente* per tutelare la mia onorabilità e fare un esposto all'ordine dei giornalisti che spero prenda le distanze da un giornalismo che pubblica falsi in prima pagina e diffama chi chiede una rettifica.

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