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Carrara, trovati i corpi degli operai precipitati nella cava di marmo

I corpi dei due lavoratori sono stati trovati questa mattina dai vigili del fuoco.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE: Alle 8 e 30 circa di questa mattina i vigili del fuoco hanno trovato il corpo senza vita del secondo operaio coinvolto nell'incidente alla cava di marmo di Carrara. Le vittime si chiamavano Federico Benedetti e Roberto Ricci Antonioli.

Le ricerche dei due operai dispersi ieri dopo il crollo di un costone di marmo a Carrara, in Toscana, sono andate avanti tutta la notte, fino a quando i vigili del fuoco poco prima delle sei di stamattina hanno ritrovato il corpo di uno dei due cavatori, sepolto sotto un cumulo di detriti. Le ricerche si stanno ora concentrando sull'altro lavoratore, con le speranze di ritrovarlo ancora in  vita che si affievoliscono ora dopo ora.

Intanto i colleghi dei due operai sono ancora sotto shock: "Abbiamo visto il monte venire giù", raccontano al quotidiano La Nazione questi uomini che nell'immaginario collettivo sono come leggende in questa zona della Toscana. "Non ci posso credere – spiega uno di loro – come può succedere una cosa del genere? Sono ancora sconvolto da quello che è avvenuto. Lasciatemi stare, non me la sento di dire altro, sono troppo colpito da quello che è accaduto". I cavatori di Carrara sono professionisti che quotidianamente hanno a che fare con la lavorazione di tonnellate i marmo: gli incidenti non sono rari, ma quello di ieri si è dimostrato subito ben più grave del solito. Erano infatti le 13 e 48 quando un costone di 30 metri, composto da tonnellate di materiale, si è staccato nella cava di Cesare Antonioli, la 171, travolgendo due operai, Federico Benedetti e Roberto Ricci Antonioli.

Lo zio di uno dei due cavatori raccontava poco prima che venisse ritrovato un corpo: "Li conoscevo bene entrambi, uno ha anche un figlio, Matteo Benedetti che lavora qui, è andato via in mattinata perché aveva una visita. Meno male che non era presente quando è successa la tragedia. Speranze? Io ci credo ancora, anche se tutto gioca contro di loro. Uno di questi, Roberto, è messo bene fisicamente, anche l’altro, Federico è forte, spero ancora che possano essere vivi". Poi conclude, sconsolato: "Ormai è una vera e propria tragedia noi purtroppo siamo pronti ogni mattina a fare i conti con questo incubo. Ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, siamo consapevoli che lavorare al monte sia una cosa rischiosa, ma ogni volta che succede è un vero e proprio choc".

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