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Canada, diventa amica dell’assassino di suo padre: “Ora ci diciamo ti voglio bene”

La storia di Margot e Glen arriva dal Canada. Nel 1978 la donna, che all’epoca aveva 16 anni, perse suo padre, ucciso durante una rapina. A sparare fu Glen Flett, un uomo che oggi lei ha conosciuto e perdonato.
A cura di S. P.
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Margot Van Slytman aveva sedici anni quando, il 27 marzo del 1978, perse tragicamente suo padre. L’uomo, che si chiamava Theodore, fu ammazzato durante una rapina in un negozio di Toronto. L’assassino, Glen Flett, finì in carcere e dopo anni Margot ha avuto un contatto con lui e ora i due si sentono frequentemente. Hanno instaurato un rapporto tale che Margot ha spiegato di riuscire anche a dire “ti voglio bene” all’assassino di suo padre. La loro storia è stata raccontata durante un programma della Bbc. Margot e l’assassino di suo padre si sono conosciuti tramite mail, dopo che Flett è uscito dal carcere. Margot ha raccontato che il giorno della tragedia lei stessa aveva chiesto al padre di poterlo accompagnare, ma lui, che proprio in quell'occasione non sarebbe dovuto andare a lavoro, le disse che avrebbe fatto presto e sarebbe tornato da lei. Da parte sua Glen ha ammesso di aver vissuto praticamente una vita intera nell’illegalità. A nove anni ebbe il primo contatto con la polizia e a 19 fu arrestato per la prima volta. Poi si sposò e diventò padre di due gemelli, ma ben presto ricominciò a vivere di furti, rapine e violenze.

Se Flett finalmente ha voluto chiudere col suo passato turbolento è anche grazie ai suoi figli, che non lo hanno abbandonato neppure mentre era in carcere. Così lui, una volta libero, si è deciso a voler conoscere i familiari dell’uomo che aveva ucciso. Dopo aver saputo che Margot era diventata una scrittrice, Glen e sua moglie le hanno donato dei soldi per un progetto in forma anonima ma lei ha capito chi erano i benefattori e così i due hanno iniziato a scambiarsi delle mail attraverso le quali l’uomo le ha chiesto scusa per quanto accaduto in passato. “Ora ci diciamo ‘ti voglio bene’ anche se per molte persone è strano sentircelo dire”, ha raccontato Margot. “Per molti è un paradosso, per me è una cosa giusta. Giusta per me, per Glen, per mio padre e per la mia famiglia”, ha aggiunto la donna.

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