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Bologna, no alle benedizioni a scuola: Tar annulla l’autorizzazione

Il Tar dell’Emilia Romagna ha bocciato la delibera di un istituto comprensivo che aveva concesso ai parroci di benedire le aule scolastiche.
A cura di Susanna Picone
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No alle benedizioni pasquali a scuola. Il Tar dell'Emilia-Romagna ha accolto il ricorso di alcuni insegnanti e genitori e si è pronunciato annullando la delibera con cui il consiglio di una scuola di Bologna, un anno fa, aveva autorizzato le benedizioni pasquali a scuola. Le benedizioni di Pasqua erano state chieste dai parroci dei plessi dell'istituto comprensivo 20 e il via libera del consiglio aveva acceso lo scontro tra laici e cattolici creando diverse polemiche politiche. A proporre le benedizioni furono in particolare i parroci di Santa Maria della Misericordia, San Giuliano e Santissima Trinità, le tre parrocchie vicine alle scuole dell’Istituto 20., nel quartiere Santo Stefano. Alcuni insegnanti decisero dunque di opporsi a questa proposta scatenando un braccio di ferro che per settimane ha diviso i genitori. L'autorizzazione per le benedizioni, che furono poi celebrate a marzo, prevedeva che dovessero avvenire in orario extrascolastico.

Una delle insegnanti del ricorso: “Indicazione chiara: la scuola è laica” – Ha commentato la decisione del Tar Monica Fontanelli, una delle insegnanti che ha presentato il ricorso: “Con l'accoglimento del nostro ricorso si è affermato un principio importantissimo – ha spiegato – non solo per la scuola di Bologna, ma per la scuola italiana. L'indicazione è estremamente chiara: la scuola è laica. A scuola si insegna a vivere insieme, si fa cultura. Le pratiche religiose restano fuori. È stato affermato un principio della Costituzione”.

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