Bologna: litiga col compagno, si cosparge d’alcol e si dà fuoco
“Un fatto drammatico, un gesto autolesivo, ma che al momento non sembra riconducibile a ipotesi di reato”, con queste parole il procuratore aggiunto Valter Giovannini, delegato per la Procura ai rapporti con la stampa, ha definito quanto accaduto a Bologna. Una donna di 30 anni si è data fuoco al culmine di una discussione con il convivente di 32 anni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il grave fatto si è compiuto in un appartamento in zona Saffi, dove la coppia – entrambi sono di origine potentina – convive. Al culmine della lite la donna avrebbe deciso di andar via di casa e il suo compagno avrebbe tentato di farle cambiare idea. A quel punto lei avrebbe preso dell’alcol per poi cospargersi e darsi fuoco.
Il convivente ha tentato di aiutarla spegnendo le fiamme con un estintore e riuscendo così a mitigare parzialmente i danni. Le condizioni della donna inizialmente sono sembrate molto gravi tanto da richiedere il ricovero ai grandi ustionati di Parma, un’ipotesi poi scartata in un secondo momento. Fortunatamente, infatti, non ha mai perso conoscenza e non risulterebbe in pericolo di vita. È ricoverata all’ospedale Maggiore della città. Anche il suo compagno ha riportato delle ferite ma per lui non è stato necessario il ricovero ospedaliero. L’uomo ha fornito una versione coincidente dei fatti.