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Berlusconi: “Questa riforma costituzionale è inaccettabile e contraria alla democrazia”

Intervistato a Domenica Live, il leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi prosegue con la sua campagna per il No al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. “Siamo contro questa riforma perché è inaccettabile, insostenibile, assurda. E’ contro la democrazia”.
A cura di Charlotte Matteini
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Prima il Patto del Nazareno per la realizzazione delle riforme di cui l'Italia necessitava, su cui tanto le testate giornalistiche hanno ricamato, poi improvvisamente la retromarcia di Forza Italia e l'incessante campagna a favore del No al referendum costituzionale del 4 dicembre. Sul punto Silvio Berlusconi, ospite a Domenica Live di Barbara D'Urso, è stato molto chiaro: "Volevamo una riforma condivisa. Questa invece è una riforma fatta su misura per Renzi che concentrerà su di sé tutti i poteri: da quello di avere in mano Camera e Senato, all'elezione del presidente della Repubblica e alla scelta della composizione della Corte Costituzionale. La riforma lo renderà padrone dell'Italia e degli italiani", ha spiegato il leader di Forza Italia elencando i motivi che hanno portato Forza Italia dall'iniziale collaborazione politica ai contrasti odierni. "Anche se il centrodestra vincesse le elezioni, avremmo un Senato con il 60% dei suoi componenti del Pd. Il Senato ha dei poteri enormi. Siamo contro questa riforma perché è inaccettabile, insostenibile, assurda. E' contro la democrazia", ha proseguito Berlusconi, aggiungendo inoltre che questa "riforma non cambierebbe nulla nel rapporto dell'Italia con l'Unione europea": "Hanno messo in giro la favola che ci sarebbero delle difficoltà con i mercati e le cancellerie straniere. Niente di tutto questo. Una volta trovato l'accordo sulla legge elettorale, semplicemente andremo al voto".

Insomma, Berlusconi la considera una riforma sbagliata e irricevibile e per questo motivo ha deciso di sostenere apertamente il Fronte del No e di tornare parzialmente in campo in prima persona per senso di responsabilità nei confronti del Paese che ama. "Nonostante l'operazione a cuore aperto che ho dovuto affrontare, è poi  intervenuto un senso di responsabilità verso il Paese che amo e verso gli elettori che in questi venti anni mi hanno dato più di duecento milioni di voti. E anche per responsabilità verso tanti colleghi, tanti azzurri che mi hanno seguito dal '94 nelle tante battaglie che abbiamo fatto. Questo triplice senso di responsabilità mi ha costretto a scendere in campo anche adesso per evitare che arrivi a compimento questa riforma costituzionale assurda, poi per quanto riguarda il dopo vedremo", ha concluso Berlusconi, sottolineando inoltre che Matteo Renzi non ha mai goduto e non gode di un reale mandato politico a livello nazionale, non essendosi mai presentato a elezioni se non ai tempi delle comunali fiorentine.

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