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Belgio, scoperto il covo di Salah Abdeslam. Procuratore: “Temiamo attentato il 15 gennaio”

Arrivano importanti novità dal Belgio in merito agli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. In un appartamento di Bruxelles è stata ritrovata un’impronta digitale del ricercato Salah Abdeslam, oltre a tracce di esplosivo e cinture esplosive.
A cura di Susanna Picone
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Nei giorni in cui si ricordano a Parigi le vittime degli attentati del gennaio 2015 alla redazione di Charlie Hebdo una notizia, relativa alla strage del 13 novembre, arriva dal Belgio. Gli inquirenti ritengono di aver trovato l’appartamento, affittato da un sospetto attualmente in custodia, che sarebbe stato utilizzato dal ricercato numero uno Salah Abdeslam prima e dopo gli attentati del 13 novembre, quando nella capitale francese sono state uccise 130 persone. Il covo si trova nel comune di Schaerbeek, nella capitale belga: qui, in un appartamento al terzo piano di un palazzo in rue Henri Bergè, secondo gli inquirenti sarebbero state confezionate le cinture esplosive fatte scoppiare dai kamikaze entrati in azione a Parigi lo scorso 13 novembre. La procura ha fatto sapere di aver scoperto materiale destinato alla preparazione di esplosivi durante una perquisizione effettuata il 10 dicembre scorso. Inoltre, nel covo è stata trovata anche un'impronta digitale di Salah Abdeslam. Nel rifugio sarebbero infine state trovate tre cinture esplosive. I detonatori, secondo quanto riportato dai media, sarebbero poi stati aggiunti alle cinture in un albergo nei pressi di Parigi, ad Alfortville, dove Salah Abdeslam aveva prenotato due camere.

Le autorità di Bruxelles temono nuovo attentato il 15 gennaio – Intanto dal Belgio arriva anche la notizia del timore degli inquirenti per un altro attentato. Il procuratore federale Frederic van Leeuw, in un'intervista a Le Soir, ha detto che si teme un attentato il 15 gennaio prossimo. Si tratta di una data simbolica perché è un anno esatto dall'uccisione dei due terroristi che preparavano attentati a Verviers. “Teniamo conto di questa data simbolica, i terroristi cercano sempre simboli”, ha detto il procuratore spiegando che i servizi hanno preso in esame un tale scenario. Nell'operazione antiterrorismo condotta un anno fa, le forze speciali uccisero a Vervies due terroristi e ne ferirono un terzo. I tre sarebbero stati pronti a colpire dopo l'attacco contro Charlie Hebdo a Parigi.

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