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Barca divide il Pd: “Perché non votare Rodotà?”

L’attuale ministro, ritenuto generalmente uno tra i principali candidati a prendere il posto di Pierluigi Bersani alla segreteria Pd ed incarnare il ruolo di riformista interno al partito, pubblica su Twitter un commento che dice tutto sull’attuale instabilità del Partito Democratico.
A cura di Redazione
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Rai Tre - Fabrizio Barca ospite a "In Mezz'Ora"

Mentre la credibilità del Pd frana inesorabilmente, si inserisce nella partita uno di coloro che sono candidati virtualmente, nell'immaginario collettivo, all'ipotetico ruolo di segreteria e raccogliere i cocci. Fabrizio Barca si esprime tramite Twitter e lo fa inclinandosi verso la posizione che al momento potrebbe apparire la più giusta, ma contemporaneamente anche la più opportunistica da assumere. "Incomprensibile che il Pd non appoggi Stefano Rodotà o non proponga Emma Bonino". E' quanto ha detto, appunto, il ministro ancora in carica per conto del governo tecnico guidato da Mario Monti.

E' dunque palese quale possa essere, a questo punto, la confusione a sinistra, dove Sel ha ufficializzato che continuerà a votare Rodotà, con un Vendola amareggiato, che ha riconosciuto come la rielezione di Napolitano sia, di fatto, l'ennesima vittoria del Cavaliere. Anche nell'assemblea di quest'oggi, che ha appunto proposto il Napolitano bis, ci sono state alcune frizioni. Nonostante una apparente sostanziale compattezza, quattro sono stati gli astenuti per la votazione, ed uno contrario: il giornalista Corradino Mineo. Mentre il centrosinistra implode, c'è chi potrebbe già pensare di incaricarsi della ricostruzione. Intanto, sempre attraverso Twitter si scopre quanto già si sapeva, ovvero l'ostilità all'atteggiamento del partito da parte di Michele Emiliano, sindaco di Bari, che di certo non lesina sulle parole forti:

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