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Riforme, via libera al “Senato dei 100” non elettivo. Ma è bufera: “Violate le regole”

L’articolo 2 del ddl sulle riforme istituzionali è stato approvato con 194 sì, 26 no e 8 astenuti. Decisivi i voti di PD e Forza Italia.
A cura di Redazione
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Ore 19.45 – "Al di là delle differenti posizioni e punti di vista sulla riforma della nostra Carta fondamentale, i lavori di quella che dovrebbe essere una Costituente hanno perso la sensibilità istituzionale,il rispetto reciproco e della dignità individuale che sono alla base di un compito così solenne". Lo scrivono 100 senatori. "La conduzione così incerta e contraddittoria dei lavori d'Aula, le continue ingerenze del governo, il ripetersi di esternazioni – se non di provocazioni – che lo stesso presidente del Consiglio continua a manifestare attraverso i media, rischiano di compromettere irrimediabilmente la possibilità che la democrazia, presupposto fondamentale e irrinunciabile del confronto parlamentare, sia garantita e con essa il rispetto che i senatori devono ai cittadini di cui sono i rappresentanti", aggiungono.  "Rischiamo di consegnare ai libri di Storia una parodia, una caricatura di quello che dovrebbe essere il momento più alto per chi rappresenta un popolo. Non si possono decidere le regole di convivenza di una Nazione, violando sistematicamente le regole parlamentari", proseguono. "Da un orrore istituzionale non può nascere una Costituzione. Evitiamo che un onore come è quello a cui siamo stati chiamati, venga calpestato in danno di tutte quelle conquiste che tanti sacrifici sono costati agli italiani", aggiungono.

Ore 19.00 – Con 194 sì, 26 no e 8 astenuti, l'Aula del Senato ha approvato l'articolo 2 del ddl sulle riforme istituzionali. Via libera quindi, con i voti di maggioranza e Forza Italia, al nuovo Senato di secondo grado, con 100 componenti (95 tra consiglieri regionali e sindaci e 5 di nomina del presidente della Repubblica). I nuovi senatori saranno scelti da una platea di "grandi elettori" di consiglieri regionali. Passa dunque il cuore della riforma, il Senato non elettivo.

Ore 17.00 – Il Movimento 5 Stelle lascia di nuovo l'Aula: "Boschi non ci ha voluto incontrare" – "Il governo ha calpestato i nostri diritti, abbandoniamo i lavori". Parole del capogruppo grillino Vito Petrocelli che sottolinea come il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi "abbia incontrato le altre opposizioni ma non abbia voluto vedere" i 5 Stelle. Decisione che ha portato i senatori grillini a lasciare nuovamente l'aula. "Non parteciperemo mai più ai lavori sul ddl riforme: nel momento in cui oggi è stata annullata l'ipotesi di un Senato elettivo ci concentreremo sulle questioni sostanziali" del Paese, aggiunge Petrocelli. In precedenza la Boschi aveva incontrato Sel e Lega Nord, per cercare un'intesa su alcune modifiche condivise al ddl costituzionale di riforma del Senato.

Ore 13:00 – Sia i rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà che quelli del Movimento 5 Stelle hanno deciso di rientrare in Aula in seguito alle "rassicurazioni" del Presidente del Senato. De Petris e Petrocelli, i capigruppo, hanno però chiarito che la loro presenza sarà assicurata "fintanto che permarranno le condizioni" per una discussione democratica e civile.

Ore 12:50 – Torna a presiedere l'Aula Pietro Grasso e riprendono immediatamente le contestazioni. Ma il Presidente spiega: "Ho invitato i senatori dell'opposizione a rientrare in Aula, perché c'è bisogno del contributo di tutti. Io voglio dare voce a tutti ma nei tempi consentiti. Con questo spirito vi invito ad intervenire sull'articolo 2".

Ore 12:30 – Prosegue la discussione al Senato della Repubblica, con altri 1300 emendamenti circa che sono stati accorpati (si è ormai diffuso il neologismo "cangurati"), tra le proteste dell'opposizione. L'intenzione della presidenza resta quella di procedere spediti, anche in considerazione del fatto che tutti i gruppi politici che si oppongono alla notizia hanno esaurito i propri tempi di intervento.

Ore 11:30 – Si continua a votare e a discutere nell'Aula di Palazzo Madama, con Lega e Sinistra Ecologia e Libertà che hanno abbandonato gli scranni ed il Movimento 5 Stelle che non partecipa ai lavori. Va detto però che le contestazioni alla conduzione della seduta da parte di Grasso sono arrivate anche dai senatori del Gal e della stessa Forza Italia, con Nitto Palma che ha proposto una sospensione in modo da garantire un rasserenamento del clima. Da più parti, insomma, si fa notare come non sia certamente una buona idea quella di riscrivere la Costituzione a colpi di maggioranza.

Ore 10:30 – I senatori del Movimento 5 Stelle hanno annunciato la volontà di non partecipare più ai lavori del Senato, in segno di protesta contro la gestione delle votazioni da parte del Presidente del Senato. L'annuncio è stato dato dal capogruppo Petrocelli, che ha chiuso il suo breve intervento "imbavagliandosi" simbolicamente con un nastro tricolore. Protesta simile è stata annunciata dalla Lega Nord, che non prenderà più la parola fino al termine della discussione sull'articolo 1 ed uscirà dall'Aula, come ha spiegato il senatore Divina: "Siamo partiti male, il pasticcio è cominciato in Commissione Affari Costituzionali quando avete sostituito i dissidenti".

UPDATE: Grasso: "Non consentirò più offese e insulti". Dopo la bagarre di ieri sera a Palazzo Madama, all'apertura dei lavori dell'Aula questa mattina dura presa di posizione del Presidente del Senato Pietro Grasso soprattutto contro i parlamentari leghisti. "I senatori della Lega hanno causato e disordini impedendo i lavori dell'Assemblea con una condotta inaccettabile che mina la dignità del Senato" ha dichiarato infatti Grasso ad inizio seduta leggendo le decisioni del Consiglio di presidenza sui tumulti di ieri in Aula, aggiungendo: "Simili comportamenti non saranno più consentiti". "Non consentirò più offese e insulti sul presidente. Al primo accenno farò un richiamo ordine, poi un secondo, infine censura ed espulsione" ha proseguito Grasso, sottolineando: "Ho tollerato fin troppo, la mia gestione sarà giudicata non certamente con queste modalità. Non accetto più allusioni alla conduzione della presidenza, da tutti".

Una giornata già iniziata con toni decisamente sopra le righe è finita ieri in un vero e proprio caos a Palazzo Madama dove tra proteste, tumulti dei parlamentari e contestazioni, qualche senatore ha dovuto fare ricorso anche alle cure mediche ospedaliere. Mentre si votavano gli emendamenti al disegno di legge Boschi, su cui il governo è stato battuto per ben due volte, infatti sono arrivate contestazioni e proteste dalle opposizioni in particolare contro il presidente del Senato, Pietro Grasso, imputato di non aver concesso il voto segreto su alcuni emendamenti e di non aver lasciato spazio per le dichiarazioni di voto. Il clima già incandescente del pomeriggio che aveva costretto Grasso a sospendere più volte la seduta dell'Aula, in serata si è trasformato in vero e proprio caos. I commessi del Senato infatti sono stati chiamati più volte ad intervenire per rimuovere cartelli e striscioni dei senatori di Lega nord e M5S  scatenando un vero e proprio parapiglia. Nella confusine a farne le spese è stata in particolare la senatrice del Nuovo Centrodestra, Laura Bianconi.

Malore anche per il senatore Nunziante Consiglio

La parlamentare in lacrime per il dolore ad una spalla è stata immediatamente soccorsa dai commessi e poi trasportata in ospedale da un'ambulanza. Dopo gli accertamenti clinici i medici gli hanno diagnosticato  una spalla lussata probabilmente causata dall'urto con un commesso, che cercava di raggiungere i banchi della Lega per togliere dei cartelli. Nel parapiglia generale malore anche per il senatore Nunziante Consiglio, proprio della Lega Nord, che è stato colto da un calo di pressione e si è accasciato a terra. In questo caso non è stato necessario il trasporto in ospedale e il senatore si è ripreso nell'infermeria di Palazzo Madama.

Grasso: "Colpo drammatico alla credibilità del Senato"

"Quanto avvenuto in aula oggi è un fatto molto, molto grave, è un colpo drammatico alla credibilità del Senato della Repubblica. Condanno fermamente quanto avvenuto" ha attaccato il Presidente del Senato subito dopo quanto accaduto. "Ho voluto seguire le cure dei due senatori, la senatrice Bianconi ha riportato un trauma collusivo al gomito destro ed è stata accompagnata in ospedale per fare le radiografie. Il senatore Consiglio ha avuto un malore e si trova in infermeria in osservazione, ma i parametri vitali sono nella norma, è lucido" ha concluso poi Grasso sospendendo la seduta e rinviandola ad oggi.

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