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Attentati Parigi, la fidanzata di Salah Abdeslam: “Prima della strage scoppiò a piangere”

Tre giorni prima degli attentati del 13 novembre a Parigi Salah Abdeslam, il sospetto terrorista ancora in fuga, avrebbe pianto mentre era a pranzo con la sua fidanzata a Bruxelles. A parlare dell’uomo agli inquirenti è stata la stessa fidanzata.
A cura di Susanna Picone
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Salah Abdeslam, l’uomo ancora in fuga dopo gli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre, incontrò la sua fidanzata in un ristorante di Bruxelles tre giorni prima della strage nella capitale francese e “scoppiò a piangere”. A raccontare nuovi dettagli del sospetto terrorista degli attentati di Parigi è stata proprio la sua fidanzata durante un interrogatorio con la polizia avvenuto poche ore dopo i fatti. A riportare quello che sarebbe stato il racconto della donna alcuni media francesi. Fatima, nome di fantasia che i media hanno usato per la fidanzata 23enne di Salah, era “preoccupata” per la relazione con Abdeslam. “Visto che mi preoccupavo per la nostra relazione mi sono messa a piangere. E lui, improvvisamente, anziché rassicurarmi come faceva di solito, si è messo a piangere anche lui. Abbiamo mangiato appena”, avrebbe detto agli inquirenti aggiungendo che, dopo il loro pranzo al ristorante, lo ha richiamato per chiedergli se stesse bene e che successivamente le avrebbe detto che sarebbe partito per qualche giorno. A causa di quel comportamento la ragazza avrebbe sospettato, più che la preparazione di un attentato, che Abdeslam volesse partire nuovamente per la Siria, come aveva già fatto nel settembre 2014.

“Ha distrutto la mia vita” – I due giovani, secondo quanto si legge su Le Parisien, si sono incontrati nel 2007, quando lei aveva 15 anni e lui 18. Abdeslam all'epoca sarebbe stato, secondo il racconto della ragazza, un “festaiolo, che si divertiva tutti i fine settimana, girava per locali”. La donna lo avrebbe descritto come una persona gentile e attenta ma avrebbe anche detto che era a conoscenza delle sue “cattive frequentazioni”: “Anche i suoi amici erano dei festaioli, non ne avevo sentito parlare bene e avevano precedenti penali. Volevo che si allontanasse da queste persone”. La ragazza avrebbe anche raccontato che i suoi genitori non erano felici della sua relazione ma che Abdeslam avrebbe voluto impegnarsi veramente con lei. Riguardo quanto avvenuto nei giorni successivi il loro ultimo incontro, la donna si è detta devastata per le accuse che pesano su Salah: “Ha avuto dei genitori che gli hanno dato una buona educazione e lui ha distrutto le loro vite, la vita di centinaia di persone e ha distrutto la mia vita”.

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