Atene spaventa le borse, Milano – 2%. Varoufakis: “Problema è austerità”
La nuova minaccia di default sui rimborsi al Fondo monetario internazionale ha riportato la Grecia sotto le luci dei riflettori degli investitori. Dopo l’annuncio di ieri (il ministro dell'Interno greco, Nikos Voutsis, aveva detto che Atene non rimborserà nessuna delle quattro rate in scadenza a giugno al Fmi) oggi il governo ha provato a precisare dicendo, tramite il portavoce Gabriel Sakellaridis, che “sulla base dei nostri problemi di liquidità abbiamo una necessità imperativa di raggiungere l'accordo il prima possibile”. “Pagheremo i nostri impegni come meglio potremo – ha assicurato il portavoce del governo ellenico -. È responsabilità del governo pagare tutti i nostri obblighi”. Secondo il portavoce è possibile raggiungere un accordo “in breve tempo”, anche se i problemi sul tavolo restano “l'Iva, le pensioni e il mercato del lavoro”. Della situazione della Grecia ha parlato oggi anche il ministro delle Finanze del governo Tsipras, Yanis Varoufakis, secondo il quale l'agenda di riforme è possibile ma il problema è l’eccessiva l'austerità imposta alla Grecia. “La ragione per la quale le trattative tra la Grecia e i suoi creditori rimangono impantanate non è la riluttanza del governo Tsipras a varare le riforme economiche chieste dall'ex troika ma la richiesta di un ulteriore inasprimento dell'austerità, che impedirebbe al paese una ripresa economica”, così ha detto Yanis Varoufakis, in un articolo apparso su “Project Syndicate”.
Atene manda in rosso Piazza Affari – Il caos greco, intanto, è stato accolto dai mercati con pesanti perdite: dopo un inizio in tenuta, Milano a fine seduta ha perso il 2,09%, mentre Parigi si è salvata a -0,5% e Madrid, all’indomani della vittoria del partito anti-austerity Podemos alle elezioni, ha ceduto il 2,1%. Pesante la chiusura di Atene (-3,11%).