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Antibiotici e sostanze cancerogene in Parmigiano Reggiano i Grana Padano: 27 indagati

Tracce di antibiotici e aflatossine sarebbero state individuate in numerose forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano: la Procura di Reggio Emilia ha iscritto 27 persone nel registro degli indagati.
A cura di Davide Falcioni
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Per la produzione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano utilizzavano latte contenente tracce di antibiotici e aflatossine, immettendo soda nella panna e detenendo tali prodotti per la loro successiva commercializzazione. Sono le pesanti accuse mosse dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani nei confronti di 27 indagati dell’inchiesta che ruota attorno a un presunto giro di formaggio contraffatto.

Sul registro sono stati iscritti – a vario titolo – gli ex vertici della Nuova Castelli spa, principale esportatore italiano di Parmigiano Reggiano, ma anche alcuni dipendenti, semplici casari e i due rappresentanti dei consorzi di tutela del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano all’epoca dei fatti contestati. Dodici dei 27 indagati sono accusati di associazione a delinquere "gravitante intorno alla Nuova Castelli spa, con società sia nazionali che internazionali a essa collegate, finalizzata a commettere sul territorio nazionale e internazionale i reati di frode nell’esercizio del commercio, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive ed emissione di fatture per operazioni parzialmente o totalmente inesistenti".

Secondo l'accusa sarebbe stata commessa una "fraudolenta produzione e commercializzazione, nonché contraffazione di ingenti quantitativi di formaggio Parmigiano Reggiano Dop, mediante la miscelazione con prodotti similari, appositamente creati utilizzando le specifiche di caseificazione adottate per il prodotto originale". Come se non bastasse – è opinione degli inquirenti – sarebbe stato fatto uso di fermenti lattici anche in numero superiore a quello consentito nella produzione di Grana Padano Dop e vietati nella produzione del formaggio Parmigiano Reggiano Dop, "nonché utilizzo di latte con residui di antibiotici e presenza superiore ai limiti di aflatossine (altamente tossiche e ritenute essere tra le sostanze più cancerogene esistenti)". Infine gli indagati avrebbero ottenuto la certificazione Dop ‘Grana padano’ per importanti quantitativi di formaggio risultati sprovvisti dei requisiti previsti dal disciplinare di produzione".

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