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Allarme in Puglia, insolita moria di delfini e tartarughe sulla costa

Solo nella giornata di ieri ci sono stati quattro spiaggiamenti di grossi cetacei con segni evidenti di sofferenza e in un caso di copiosa perdita ematica dalla bocca e dal forame sulla testa.
A cura di S. P.
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Nelle ultime settimane, lungo la costa jonica tarantina, è stata registrata una insolita moria di delfini e tartarughe. Un fenomeno che preoccupa ambientalisti e studiosi di problematiche marine. Solo ieri – scrive il Quotidiano di Puglia – nel tarantino e in particolare nel tratto di mare che va da Marina di Leporano a Campomarino di Maruggio ci sono stati quattro spiaggiamenti di grossi cetacei con segni evidenti di sofferenza e, in un caso, di copiosa perdita ematica dalla bocca e dal forame sulla testa. A esprimere preoccupazione il responsabile del versante orientale jonico del Wwf, Francesco Di Lauro: “Quattro delfini spiaggiati in un tratto di costa così breve e in un solo giorno, sono davvero troppi; qualcuno dovrebbe darci delle risposte”, ha dichiarato Di Lauro, che tra le possibili cause non naturali di morte ipotizza il disorientamento oppure un morbo dell’apparato respiratorio che colpisce i delfini quando sono debilitati. L’esponente del Wwf ha detto di voler interpellare gli amici del Jonian Dolphin Conservation – organizzazione di ricerca finalizzata allo studio dei cetacei del Golfo di Taranto nel Mar Jonio settentrionale – per sollecitare insieme a loro una risposta a questa domande da parte della comunità scientifica.

Allarmato per l’insolita moria di delfini, tra gli altri, anche l’ambientalista Mimmo Carrieri, tra i primi a segnalare la presenza delle carcasse e a pubblicare su Facebook alcune fotografie: “Ormai appare come una vera e propria strage quella che si sta verificando sulle nostre coste, ed esattamente sulle spiagge di Campomarino, Lizzano e Pulsano. Si tratta di esemplari adulti che apparentemente non presentano ferite sul corpo, quindi ci sarebbe da indagare sulle cause che ne hanno determinato il decesso”.

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