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Allarme in Grecia: “Non ci sono soldi. Tsipras non rimborserà il Fmi”

A rischio la rata da 300 milioni che scade il prossimo 5 giugno. Un portavoce di Syriza ha detto che Atene non rimborserà il Fondo monetario internazionale senza un accordo con i creditori. Ma gli stipendi sono assicurati, non si sa però con quali soldi…
A cura di Biagio Chiariello
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 Atene minaccia di non rimborsare la tranche di 300 milioni al Fondo monetario internazionale il prossimo 5 giugno. Lo ha detto Nikos Filis, portavoce del gruppo parlamentare di Syriza, all'emittente privata ANT1. “Non ci sono soldi” per rimborsare l'”enorme” prestito del Fmi ma ha rassicurato che il governo pagherà stipendi e pensioni. “Non daremo soldi ai creditori”. E’ bene dire che non si è trattato di una comunicazione ufficiale, per cui la dichiarazione potrebbe essere una tattica da parte dei greci, intenzionati a ridiscutere una ristrutturazione del proprio debito. Ora, o si arriva a un accordo per lo sblocco dell’intera ultima parte di aiuti da 7,2 miliardi di euro o Atene non ripagherà, per manifesta impossibilità, le prossime rate di debito. In questo caso, dopo un “periodo di grazia di 30 giorni lo Stato sarebbe dichiarato insolvente” ha spiegato il portavoce di Syriza. “I negoziati si stanno facendo sempre più tesi. Questo è il momento della verità” ha detto Filis.

Stipendi e pensioni sono però assicurati, dice. Con quali soldi non è chiaro, considerato che per versare gli assegni di maggio Tsipras & c. hanno dovuto drenare liquidità da ambasciate e consolati. E non era mai successo prima. “Vi assicuro che se ci dovessimo trovare di fronte a un dilemma tra pagare un creditore che si rifiuta di firmare un accordo con noi e un pensionato, pagheremo il pensionato”, ha detto il ministro del Lavoro greco Panos Skourletis in tv. “Spero che saremo in grado di pagare entrambi.” Il ministro delle economia greco Yanis Varoufakis ha detto al settimanale tedesco Zeit che l’esame del suo omologo tedesco Wolfgang Schaeuble sulla Grecia “è sbagliata”. Il suo ministro delle finanze di Germania “commette un errore nel considerare i precedenti governi greci come un riflesso del carattere di tutto il popolo greco”. Inoltre, aggiunge Varoufakis, è “spiacevole” che Schaeuble dia risalto al “potere relativo tedesco piuttosto che considerare le argomentazioni” quando i due si incontrano.

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