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Alga tossica sulle coste pugliesi: allarme a Bari, Brindisi e Lecce

Secondo i dati dell’Agenzia regionale per l’ambiente, ci sono almeno sei zone rosse dove la concentrazione dell’alga è tale da essere un rischio per la salute dei bagnanti.
A cura di Antonio Palma
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Dopo quanto già accaduto l'anno scorso, anche quest'anno sulle coste della Puglia purtroppo torna l'emergenza Ostreopsis ovata, più comunemente conosciuta come alga tossica. Lo confermano i dati del monitoraggio compiuto a luglio dall'Arpa, l'Agenzia regionale protezione ambiente, appena pubblicati. I dati riportati sul bollettino infatti indicano sei zone da bollino rosso, cioè nelle quali risulta una concentrazione molto abbondante di alghe, e una arancione su un totale di 20 punti monitorati. In alcune zone addirittura si è raggiunto il record di tre milioni di cellule di alga al litro come a porto Badisco, in provincia di Lecce, e di un milione e 802mila come alla Forcatella in provincia di Brindisi. In tutto sono tre le province pugliesi interessate dal fenomeno, oltre a Lecce e Brindisi anche Bari.

Diverse le concetrazioni da zona a zona. A Bari il fenomeno è più grave a Santo Spirito, con un milione e 78mila cellule, e a Giovinazzo dove la concentrazione è di quasi 600mila. Livello giallo invece sul lungomare di San Giorgio con una presenza di 163mila cellule. A Brindisi, oltre alla Forcatella zona rossa a Torre Canne, mentre concentrazioni abbondanti ci sono anche ad Apani. Nella provincia di Lecce invece oltre a porto Badisco alte concentrazioni di alga tossica anche a Ugento a Punta Mecolone.

"È più facile trovare l'alga su fondali rocciosi con la diffusione nei giorni di forte maestrale" spiegano dall'Arpa. L'alga tossica infatti è un organismo unicellulare che attecchisce sui fondali rocciosi, in acque calme, calde e ben illuminate. Originaria dei mari tropicali è stata importata nell’Adriatico dove si è adattata e sviluppata. Chi entra in contatto con l'Ostreopsis ovata può accusare malesseri come riniti, faringiti, laringiti, bronchiti e febbre, ma l'Ordine dei medici ricorda che è meglio evitare l'assunzione di antibiotici. "Bisogna valutare caso per caso possono bastare banali antipiretici, ma potrebbe anche servire l'intervento del cortisone se sopraggiungono infezioni a carattere batterico" spiegano infatti i dottori. Quest'anno sono stati già registrati alcuni casi tra i bagnanti a Bisceglie, Giovinazzo e Santo Spirito.

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