367 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Aereo Sinai, pubblicata la foto della presunta bomba: era in una lattina

Nel magazine Dabiq dell’Isis è apparsa una foto del presunto ordigno esplosivo che avrebbe fatto precipitare l’aereo russo sul Sinai. Apparentemente la bomba era in una lattina “Gold”.
A cura di Susanna Picone
367 CONDIVISIONI
Immagine

Su internet è apparsa una foto che sarebbe stata pubblicata dai jihadisti del sedicente Stato Islamico e che ritrae una bomba rudimentale che l'Isis avrebbe utilizzato per fare esplodere l'aereo russo precipitato nel deserto del Sinai il 31 ottobre scorso con 224 persone a bordo. Apparentemente quella bomba era stata nascosta in una lattina di Schweppes marca “Gold”. La nuova rivendicazione con la foto della lattina ammaccata è contenuta nel magazine Dabiq dell’Isis. A riprenderla è Site, che monitora i siti legati al Califfato. Nella foto si vedono, oltre alla lattina, altri due piccoli congegni. In un'altra immagine si vedono passaporti presumibilmente emessi in Russia e appartenenti ad alcune delle vittime dello schianto, che sarebbero stati “ottenuti dai mujaheddin” del gruppo.

La conferma che si è trattato di un attentato – Proprio ieri anche i servizi russi hanno ammesso che lo schianto dell'aereo Metrojet in Egitto è stato causato da un attacco terroristico. Il direttore del Servizio di Sicurezza Federale Aleksandr Bortnikov avrebbe rivelato al presidente Vladimir Putin il ritrovamento di tracce di esplosivo nel relitto dell'aereo. Il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi e quello russo Putin in una conversazione telefonica hanno sottolineato l'importanza di “rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo”. “L'Egitto comprende il dolore del popolo russo amico per l'aereo precipitato” nel Sinai, avrebbe detto Sisi a Putin, come ha riferito il portavoce della presidenza egiziana, Alaa Yousef. Per i due presidenti è necessario “un approccio internazionale globale che preveda l'adozione di misure ferme e preventive contro le forze estremiste e terroriste che colpiscono ormai tutti i Paesi del mondo senza distinzione”, ha riferito il portavoce.

367 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views