Correre e saltellare per disinnescare i capricci sul nascere: il trucco di una mamma entusiasma i genitori

Capita a tutti i genitori di trovarsi davanti a un pianto inconsolabile, ma pochi immaginerebbero di risolvere la crisi con una corsetta a perdifiato attorno al tavolo. Eppure è proprio quello che fa Alivia, giovane mamma della Georgia, diventata virale sui social per la sua particolare "ricetta" anti-capricci: piccole corse veloci e apparentemente senza meta che, in pochi secondi, trasformano le lacrime in risate e voglia di giocare. L’idea, nata per caso mentre la figlia reclamava il pranzo, ha già convinto molti genitori a sperimentare l’insolito stratagemma.
Dal cane al bambino: che cosa sono gli zoomies
Nel suo video, la madre ha spiegato di aver iniziato a contrastare i pianti disperati della sua bambina ricorrendo alla tecnica degli zoomies, un termine che arriva dal mondo animale e che indica quei momenti in cui i cani scaricano l’eccesso di energia iniziando a muoversi freneticamente, correndo come schegge impazzite. Alivia ha così trasferito il concetto all’universo dei più piccoli con uno scopo preciso: "Distrarre è la chiave", racconta.
Come mostrato nel filmato postato su Instagram, la donna ha infatti imparato a riconoscere le avvisaglie di un capriccio disperato e per disinnescarlo, comincia a girare intorno alla figlia a passo svelto, correndo per la casa braccia larghe come un aeroplanino. Un diversivo immediato che rompe la spirale di frustrazione che precede il pianto e restituisce al bambino un terreno emotivo più stabile. Dopo pochi secondi, infatti, la bimba smette di lamentarsi, sorride e corre ad abbracciarla. "Funziona tutte le volte", ha commentato Alivia sotto al video, incoraggiando altri genitori a provare.
Perché funziona? Il parere degli esperti
Secondo gli psicologi dell’età evolutiva, la tecnica sfrutta due meccanismi: distrazione e co-regolazione. Il bambino, ancora incapace di gestire da solo emozioni intense, modella il proprio lo stato d’animo su quello del genitore. Vedere la mamma che si diverte correndo riduce quindi l’ansia e suggerisce una strategia di sfogo fisico: perché mettersi a piangere a dirotto quando ci si può unire al proprio genitore divertendosi come pazzi?
Il bello di questa strategia è che può essere applicata in (quasi) ogni situazione. Non serve nemmeno un salotto immenso: basta un corridoio o il perimetro del carrello al supermercato, come fa la stessa Alivia. Se lo spazio è limitato, si può trasformare lo zoomie in una danza sfrenata con saltelli e sbracciate, magari terminando la sessione di "sfogo" con un momento di respirazione profonda. L’importante è la coerenza emotiva: il genitore deve mostrarsi davvero coinvolto, altrimenti il gioco perde forza.
Molti utenti entusiasti hanno sottolineato sotto al post di Alivia il doppio beneficio del metodo: "Capriccio evitato e un po’ di cardio, obiettivi centrati" scrive un papà. In un’epoca in cui si discute molto di genitorialità gentile, la corsa in cerchio si candida a simbolo di una genitorialità più leggera, che abbassa il volume del conflitto invece di alzare la voce. E, a giudicare dalle risate della piccola, sembra proprio che un giro di zoomies valga più di mille ramanzine.