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Vertice Ue, Renzi: “La stabilità più importante è quella dei nostri figli”

L’incontro di Bratislava è il primo senza la Gran Bretagna, dopo la Brexit. Secondo il premier, comunque, “c’è un buon clima in questo momento perché paradossalmente ciò che è successo con il Regno Unito può permettere all’Europa di fare una riflessione molto seria”.
A cura di C. T.
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Foto Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli/LaPresse16-09-2016 Bratislava (Slovacchia)PoliticaIl premier Matteo Renzi al Vertice Europeo di BratislavaNella foto: Angela Merkel, Matteo RenziDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte ©LaPresse/Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli

All'arrivo al Vertice informale Ue a Bratislava, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha esordito dichiarando che "la stabilità più importante è quella dei nostri figli prima ancora delle regole". L'incontro è il primo senza la Gran Bretagna, dopo la Brexit. Secondo il premier, comunque, "c’è un buon clima in questo momento perché paradossalmente ciò che è successo con il Regno Unito può permettere all’Europa di fare una riflessione molto seria". Renzi ha apprezzato l’intervento del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker al Parlamento europeo, che "ha detto investimenti, ha detto Africa, ha detto servizio civile universale: è bene che l’Europa si muova, se si occupa un po’ meno di regole e democrazia e un po’ più di questioni fondamentali per il nostro Paese e il nostro continente è un fatto positivo.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha puntato sulla "necessità di agire" per il futuro dell'Europa, discutendo di temi quali l’immigrazione, la sicurezza, la politica estera e la difesa. "Non si tratta – ha dichiarato – di aspettarsi semplicemente da un vertice la soluzione dei problemi dell’Europa. Siamo in una situazione critica. Ma si tratta di dimostrare coi fatti che possiamo diventare migliori nel campo della sicurezza, interna e esterna, nella collaborazione nella lotta al terrorismo, nel campo della difesa, della crescita e posti di lavoro". Per il presidente francese Francois Hollande, la sfida per l'Europa è la "difesa europea": l'Ue "deve essere capace di proteggersi da sola" perché "non c’è continente, non c’è unione se non può difendersi da sola". E in questo, "la Francia può essere la prima, ma non vuole essere sola". Circa la Brexit, Hollande ha dichiarato che "l'Europa è davanti alla sfida di vivere a 27. La posta in gioco è quella di fare l'agenda di Bratislava. Con la cancelliera Angela Merkel, con Matteo Renzi e altri leader siamo d'accordo. Vogliamo avere un'agenda con tre priorità che permettano di avere fiducia nel progetto europeo: sicurezza, preparazione dell'avvenire, che significa poter dare lavoro, e dare speranza per il futuro. Questa dovrà essere la nostra roadmap".

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