83 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Venezuela, Maduro: “Nuova Costituzione operaia”. Le opposizioni: “E’ una truffa”

Il presidente del Venezuela, erede di Hugo Chavez, ha annunciato l’intenzione di convocare una nuova Assemblea Costituente nel pieno delle proteste che infiammano il paese.
A cura di Davide Falcioni
83 CONDIVISIONI
Immagine

Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, ha annunciato ieri di voler convocar una nuova Assemblea Costituente "del popolo" che riscriva la forma giuridica del paese e contribuisca a "portare la pace". Dopo settimane di proteste e scontri il successore di Hugo Chavez, alle prese con una crisi economica senza precedenti dovuta in larga parte al calo del prezzo del petrolio, ha spiegato parlando in un comizio in occasione delle celebrazioni del Primo Maggio: "Non sto parlando di una Costituente dei partiti o delle elite, intendo dire una Costituente femminista, giovanile, studentesca, una Costituente indigena, ma anzitutto una Costituente profondamente operaia, decisamente operaia, che appartenga profondamente alle comunità".

L'iniziativa del presidente venezuelano è stata duramente criticata da Julio Borges, presidente del Parlamento, organo saldamente in mano all'opposizione, il quale ha di fatto denunciato il tentativo di Maduro di indire un'Assemblea Costituente "truffa", "inventata solo per distruggere la Costituzione attuale e cercare di fuggire così all'inesorabile verdetto delle elezioni". Il voto popolare è stato legittimamente finora evitato dal Presidente, nel timore che le conseguenze della carestia possano tradursi in un sostegno ai partiti della destra venezuelana che di fatto sancirebbero la fine della cosiddetta rivoluzione bolivariana, avviata da Hugo Chavez.

Il clima in Venezuela continua ad essere estremamente teso: mentre ieri Maduro annunciava l'intenzione di riformare la Costituzione a Caracas e in molte altre città infuocavano gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, con decine di arresti e di feriti. Il paese è da mesi ormai alle prese con una vera e propria guerra economica scatenata soprattutto dal calo del prezzo del petrolio, elemento di cui la nazione è ricca e che ha garantito – grazie alle politiche di socializzazione dei profitti messe in campo negli anni del governo Chavez – un netto miglioramento delle condizioni di vita soprattutto tra le fasce popolari. Oggi il quadro è però profondamente mutato e in tutto il paese i prezzi dei beni di prima necessità sono saliti alle stelle: si tratta, secondo il governo, di una strategia messa in atto da alcuni importanti imprese private allo scopo di esasperare le condizioni della popolazione e scatenare la protesta sociale.

83 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views