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Elezioni politiche 2018

Veltroni: “Se alle prossime elezioni non ci sarà un vincitore, si torni a votare subito”

L’ex segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni, ha dichiarato di essere favorevole a nuove elezioni a stretto giro qualora, con il voto del prossimo 4 marzo, non si arrivasse a costituire una solida maggioranza di governo: “Se non ci sarà un vincitore si faccia una nuova legge elettorale con premio di maggioranza e si torni a votare con delle coalizioni coese sui programmi. Il governo lo devono scegliere i cittadini”.
A cura di Charlotte Matteini
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Anche Walter Veltroni, padre fondatore del Partito Democratico ed ex segretario nazionale, parteggia per nuove elezioni a breve termine nel caso in cui il prossimo 4 marzo dalle urne non dovesse uscire una solida maggioranza di governo. Giungendo a un evento del Pd al Teatro Eliseo di Roma, Veltroni ha lanciato un messaggio agli elettori di centrosinistra e pubblicamente endorsato alla candidatura dell'attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Un endorsment a Paolo? Non c’è neppure bisogno che io lo faccia, è una cosa naturale, ci conosciamo dai tempi della scuola, siamo amici da sempre", ha dichiarato Veltroni, proseguendo con un messaggio diretto a militanti ed elettori del centrosinistra: “Anche se avete rabbia non disperdetevi, non state a guardare, aiutate questo paese a non perdersi, accendiamo insieme una luce”.

Per quanto riguarda le imminenti elezioni, Veltroni ha sottolineato: "Il Cavaliere è e resterà il principale esponente dello schieramento a noi avverso, come io l’ho definito nel 2008. Il governo non è terreno per fare pasticci, alleanze spurie e innaturali. Se non ci sarà un vincitore si faccia una nuova legge elettorale con premio di maggioranza e si torni a votare con delle coalizioni coese sui programmi. Il governo lo devono scegliere i cittadini: questa è la democrazia dell’alternanza che io difendo". Nonostante solo pochi giorni fa Gentiloni abbia lodato lo sforzo profuso dalla Spd per fare un governo di Grande coalizione, Veltroni è di un altro avviso: “La Germania è un’altra storia, da noi serve nettezza delle posizioni, non una marmellata”. 

“Il Pd è un approdo, non un passaggio. E se oggi il Pd è più debole nelle periferie e nel sud, dove c’è maggiore sofferenza sociale, questo non va bene. Quando nacque il partito nel 2007 io ottenni i maggiori consensi nelle periferie. La sinistra non esiste senza il suo popolo. Il partito che abbiamo pensato ha le sue radici tra i ragazzi precari, dove ci sono i più deboli e le ingiustizie da sanare", ha proseguito l'ex segretario dem.

Concludendo l'evento, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha lanciato un monito e avvertito: "Il Pd non è un abito fuori stagione, è un investimento di lungo periodo, teniamocelo stretto. I risultati degli ultimi 5 anni di governo ci rendono credibili e affidabili. Gli italiani vogliono che lo loro sicurezza sia seguita da Marco Minniti o da Salvini? E l’economia da Padoan o da Di Battista? Io sono fiducioso su quello che faranno i nostri concittadini, ma consapevole che le persone non vivono di risultati e di numeri del governo, che la qualità del lavoro oggi in Italia non ci soddisfa. Guai se ci rifugiassimo nei risultati raggiunti. Queste non sono elezioni normali, c’è il tentativo di abbattere il modello europeo di società. Per questo dico che non è il tempo delle ripicche, e chiedo agli italiani di non stare sotto le coperte anche se fuori fa freddo”. 

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