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Vanno in ospedale a trovare il nonno, nessuno sa dove sia: scoprono che è morto

Quando sono andate a trovarlo, le due nipoti hanno scoperto che al suo posto nel letto c’era un altro paziente ma nessuno sapeva che fine avesse fatto l’anziano. Ritrovato dopo ore in obitorio.
A cura di Antonio Palma
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Assurda odissea per i familiari di un anziano signore di Pesaro ricoverato per gravi problemi di salute in ospedale e morto alcuni giorni dopo senza che nessuno si preoccupaste di avvertire la famiglia. La brutta notizia infatti è arrivata alle nipoti per caso quando queste  sono andate a trovarlo, scoprendo che al suo posto nel letto c'era un altro paziente e nessuno sapeva che fine avesse fatto l'anziano. A questo punto per loro è iniziata un'assurda odissea tra reparti, medici e impiegati della struttura sanitaria che si sono rimpallati la responsabilità. Per ore infatti nessuno è stato in grado di dire che fine avesse fatto il paziente. Solo dopo lunghe  ricerche, telefonate e risposte parziali, le due nipoti dell'uomo hanno scoperta la verità: l'uomo era stato dichiarato morto e portato in obitorio ma nessuno si era preoccupato di contattare la famiglia.

A raccontare la storia al Corriere Adriatico è stata una delle nipoti che ha spiegato: "Malgrado la neve, la pioggia e le strade disastrate lo abbiamo sempre seguito per mesi in tutti gli ospedali in cui è passato; Fano, Urbino, Sassocorvaro e alla fine Pesaro, dove l’ultima volta che lo abbiamo visto vivo era martedì 13 marzo". L'uomo è morto poche ore dopo ma loro lo hanno saputo due giorni dopo e solo dopo essere andate in ospedale. "Per una serie d’impegni che avevamo, non siamo riusciti a passare in ospedale il 14, anche se ormai aspettavamo solo la chiamata che ci comunicasse il decesso, a qualsiasi ora del giorno e della notte, avevano tutti i nostri numeri e in passato ci hanno chiamato per qualsiasi cosa" ha raccontato la donna .

"E stato un susseguirsi assurdo di storielle, prima ci è stato detto che il nonno era stato spostato in una stanza non meglio precisata in fondo al reparto, abbiamo guardato dappertutto, ma nessuna traccia; a quel punto parlando con le infermiere ci viene detto di tornare in guardiola dove iniziano a scaricare le responsabilità una sull’altra, una dice che non era di turno, l’altra che era li al mattino, e abbiamo iniziato a spazientirci, fino a quando una infermiera con tono quasi scocciato ha detto che era morto 4 giorni prima, cosa impossibile" ha raccontato la nipote. Alla fine solo attraverso i registri di reparto si è  ricostruita la vicenda scoprendo che l'uomo era in obitorio dove lo stavano mettendo in cella frigorifera come ignoto.

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