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Val di Susa: frana si stacca dalla montagna e travolge le case. Duecento sfollati

La frana si è riversata su Bussoleno dopo l’ennesimo nubifragio: cinque persone sono state tratte in salvo con l’elicottero e altre 200 sono attualmente fuori di casa.
A cura di Davide Falcioni
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Paura a Bussoleno, in Val di Susa, dove in seguito a un violento nubifragio una frana si è staccata dalla montagna riversandosi sul borgo. Cinque abitazioni, spiegano i vigili del fuoco, sono state colpite da fango e detriti; sei persone sono state tratte in salvo con l’elicottero. Duecento, invece, sono gli sfollati.

La grande massa di fango, acqua e detriti è discesa da via San Lorenzo, una delle strade perpendicolari al corso del fiume Dora, riversandosi sulle case: determinante è stata la scarsa "resistenza" opposta dai pendii, dove gli incendi dello scorso ottobre hanno del tutto distrutto gli alberi, incapaci di trattenere la massa di fango. C’ è molta preoccupazione tra i residenti che la frana di oggi non possa che essere l’inizio di un movimento più grande di terra e roccia non più ancorata al terreno dalle radici degli alberi andati in fumo.

Gli sfollati sono stati trasportati e accolti al polo logistico della Croce Rossa di Susa – distante pochi chilometri da Bussoleno. Nello stesso edificio si stanno attrezzando una decina di posti letto in caso di evacuazione di altre persone per la notte. Presenti sul posto i carabinieri di Volpiano, che monitorano la zona con l’elicottero, e i vigili del fuoco.

"Eventi come quello di Bussoleno ci dimostrano ancora una volta la fragilità del territorio montano del Piemonte e dell'intero Paese. Le risorse investite per la messa in sicurezza dei versanti da parte  degli enti locali, tramite l'unione montana, sono molte, importanti, e altre dovranno arrivare dallo Stato e dalla Regione con i fondi del programma #ItaliaSicura. Di certo, l'emergenza incendi del 2017 lascia gravissime conseguenze. Serve immediata attuazione al piano straordinario di intervento post-incendi messo a punto da Regione, enti locali, professionisti e Ipla. Nelle aree montane del Piemonte non colpite da incendi, solo con la gestione forestale attiva prevista dalla legge regionale e dal nuovo Codice forestale nazionale, si garantiscono prevenzione e sicurezza, oltre che produzione di risorse e protezione di versanti e dei beni comuni. Grazie al Sindaco, all'amministrazione, ai volontari, alle forze dell'ordine, ai tecnici per il lavoro che stanno facendo in queste ore. Uncem è al loro fianco ". Cosi Marco Bussone, vicepresidente Uncem Piemonte.

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