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Vaccini, da oggi per entrare a scuola serve il certificato

Con la scadenza della proroga da oggi entrano in vigore le sanzioni i per i genitori dei piccoli alunni non in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Le conseguenze maggiori per nidi e scuole dell’infanzia dove i piccoli senza la certificazione originale sulle vaccinazioni non potranno entrare. La norma vale anche per chi frequenta la scuola dell’obbligo ma in questo caso si rischia solo una multa.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante le richieste di ulteriori proroghe arrivate fino all'ultimo anche da rappresentanti del governo, da oggi i piccoli alunni delle materne potranno entrare in classe solo se in regola con le vaccinazioni obbligatorie. Ieri infatti è scaduta l'ultima proroga e da lunedì, come spiegano i presidi, i genitori che non hanno presentato la certificazione originale sulle vaccinazioni dei figli vanno incontro alle sanzioni previste dalla legge Lorenzin che arrivano fino all'esclusione per nidi e scuole dell'infanzia. L'obbligo vale anche per chi frequenta la scuola dell'obbligo ma in questo caso chi non è in regola non rischia di essere allontanato dall'istituto ma solo una multa.

Dopi diversi appelli e le campagne informative, in realtà non dovrebbero essere molti i bambini interessati dal problema che erano stati i scritti a scuola grazie a una autocertificazione. Molti infatti nel frattempo si sono messi in regola. Più incerta la situazione di quei piccoli i cui genitori sono ferrei sostenitori no vax  e contavano su una nuova proroga e quindi sono arrivati con le carte non in regola all'appuntamento di oggi. "Negli asili, i bambini sprovvisti di certificato non potranno entrare. Nelle altre scuole, invece, in questi casi è prevista solo una sanzione pecuniaria e gli alunni potranno entrare lo stesso” avevano già spiegato dall'Associazione Nazionale Presidi , sottolineando: "Applichiamo semplicemente la legge".

Per i novax, che intanto hanno annunciano una manifestazione di piazza "in difesa della libertà di cura e dell'inviolabilità del corpo" per il prossimo 23 marzo, l'unica speranza è ora una modifica legislativa. Il governo, sensibile sul tema, infatti da tempo ha messo mano alla questione e questo potrebbe essere l'ultimo anno di applicazione della legge Lorenzin. La parola chiave è "obbligo flessibile". In pratica si vuole modificare l'attuale impostazione della norma lasciando l'obbligo di vaccinazione solo "in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell'immunità di gruppo".

Intanto l'attuale legge sembra abbia dato i suoi frutti visto che il provvedimento è riuscito ad alzare le coperture vaccinali e in alcuni casi si è arrivato persino all'immunità di gregge. Ovviamente i dati son diversi da Regione a Regione. In base ai dati preliminari quelle con più alto tasso di bimbi vaccinati sono Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Puglia e Toscana dove si è superata la percentuale del 95%.

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