Usa: primo ok alla legge sull’immigrazione. Milioni di persone verso la cittadinanza

La riforma dell'immigrazione, che prevede la possibilità di ottenere la cittadinanza per circa 11 milioni di clandestini negli Stati Uniti, ha superato con successo il primo ostacolo dell'iter legislativo con l'approvazione a grande maggioranza del testo da parte della Commissione Giustizia del Senato di Washington; un via libera che apre la strada alla discussione in Aula, il mese prossimo, per ratificare l’accordo. Fondamentale per l'intesa è stata però la decisione di escludere l'emendamento per le coppie dello stesso sesso che permette al partner straniero di ottenere la possibilità di restare negli USA. Una scelta dettata proprio dai dubbi sollevati alla vigilia del voto e legati alla possibilità che con quel provvedimento, l'intera riforma potesse essere bocciata.

La futura legge – se approvata – spiana la strada verso la regolarizzazione di oltre 11 milioni di immigrati irregolari residenti negli Stati Uniti, in maggioranza messicani, a condizione di pagare una multa, di non pesare sui servizi sociali e di non essere responsabili di reati gravi. Il percorso verso la cittadinanza durerà 13 anni dal momento in cui il clandestino chiederà una prima regolarizzazione.
La riforma prevede inoltre investimenti per rafforzare i controlli alle frontiere e nuovi programmi di visti per lavoratori scarsamente specializzati o con competenze nel settore dell’high-tech. Il presidente Barack Obama si è detto soddisfatto e si è augurato che il Senato avvii "alla prima occasione possibile" la discussione. "Nessuno all'interno della commissione ha ottenuto tutto quello che voleva, neanche io. Ma alla fine quello che dobbiamo agli americani è il miglior risultato possibile", ha affermato Obama, sottolineando che il progetto di legge è in grado di "riparare l'ormai rotto sistema dell'immigrazione".