131 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Unioni civili, pronto maxi emendamento: si va verso fiducia, senza stepchild adoption

La bozza su cui il governo potrebbe porre la fiducia sembrerebbe riproporre quasi per intero il Cirinnà, con qualche variazione concordata e lo stralcio dell’articolo 5. Domani Renzi presiederà l’assemblea dei senatori Pd, che prenderà la decisione definitiva.
A cura di Claudia Torrisi
131 CONDIVISIONI
LE-UNIONI-CIVILI-IMG

Il giorno del ritorno in Aula del ddl sulle unioni civili si avvicina e la stepchild adoption è sempre più a rischio. La bozza della super proposta di modifica su cui il governo potrebbe porre la fiducia, infatti, sembrerebbe riproporre quasi per intero il testo Cirinnà, con qualche variazione concordata e lo stralcio dell'ultima parte dell'articolo 3 e dell'intero articolo 5 – quello, appunto, sull'adozione del figlio naturale del partner in una coppia omosessuale. Una cancellazione che, però, continua a non piacere alla minoranza dem. Domani alle 13 è prevista l'assemblea dei senatori del Partito democratico – cui parteciperà anche Matteo Renzi – che prenderà la decisione ufficiale.

"Sulle unioni civili da due anni giochiamo a scacchi e l’emendamento del governo può farci fare scacco matto. A chi? A tutti coloro che in modo dichiarato o in maniera subdola hanno ostacolato l’iter e a chi ci sfida al voto in aula con l’unico triste risultato di non averci fatto votare l’emendamento Marcucci che avrebbe messo al riparo i contenuti fondanti della legge compresa la stepchild adoption", ha dichiarato la prima firmataria del ddl unioni civili, Monica Cirinnà, secondo cui "in quell’emendamento da troppi ostacolato e considerato antidemocratico c'era la vera volontà e determinazione del Pd, quella di ottenere una legge piena di diritti per le coppie con il riconoscimento della genitorialità. Come ha detto bene Renzi ieri, questa volontà del Pd in Senato non ha i mezzi per essere approvata".

Per la senatrice dem "chi chiede di venire in aula a votare escludendo il maxiemendamento del governo deve sapere che non è una questione numerica di emendamenti (sono circa 500) ma di merito. In particolare di quelli che saranno sottoposti al voto segreto. Poichè il cuore della legge risiede negli articoli 2 e 3, esporre alle imboscate del voto segreto il riconoscimento di diritto pubblico della coppia, la tutela dei diritti sociali (ad esempio la reversibilità) è un rischio troppo grande. Cosa accadrebbe se sulla scacchiera dovessimo perdere, a voto segreto, i pezzi principali come la regina, la torre e l’alfiere? Non si può giocare con la vita e diritti delle persone". Cirinnà si è detta "certa che la volontà del governo, con il quale ho lavorato in modo strettissimo in questi due anni sia quello di mantenere gli impegni presi con migliaia di cittadini e le loro famiglie e per riportare l’Italia in Europa sul tema dei diritti. Aspettando di vedere il testo del maxiemendamento, che spero sia rispondente ai punti fondanti del ddl, mi auguro che il Parlamento voglia al più presto portare a conclusione questa partita che coinvolge il futuro di tanti cittadini che ancora non possono dirsi pienamente tali".

Accantonato il "supercanguro" – nonostante il senatore Marcucci continui a ritenerdo "la strada più sicura per approvare le unioni civili –, il Pd quindi potrebbe puntare alla fiducia. Voto che potrebbe tenersi tra il 25 febbraio e l'1 marzo. Intanto mercoledì, come stabilito dalla riuniuone dei capigruppo durante l'ultima seduta, si torna in Aula, dove verrà presentato il maxiemendamento. Ne seguirà una nuova conferenza dei capigruppo che definirà i tempi sull'ok al testo. Se non dovesse raggiungersi l'accordo di maggioranza, si tornerà a votare emendamento per emendamento. L'intesa è per Renzi necessaria: "Il Pd non ha vinto le elezioni e al Senato ha 112 voti, mentre gli atri 208, quindi bisogna avere un accordo e non basta con un partito ma anche con altri", ha spiegato il premier, proseguendo che "così non si va avanti da nessuna parte, quindi o con un emendamento del governo o con la strada dell'accordo parlamentare spero che nell'arco di qualche giorno si possa chiudere al Senato. Dobbiamo mettere fine ad un lungo rinvio costante". Intervistato da Canale 5, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha fatto arrivare il suo appoggio: "Se ci dovesse essere con il premier un accordo su un emendamento che riscriva il testo di legge sulle unioni civili con l'eliminazione delle adozioni e dell'equiparazione al matrimonio, si potrebbe votare con la fiducia, ma io credo che un testo così si possa votare con il consenso di altri settori del parlamento, andando oltre la maggioranza di governo: credo che ampi settori di Forza Italia voterebbero una legge così".

131 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views