Ucraina, riprendono i combattimenti a Donetsk
Riesplode in tutta la sua potenza la guerra in Ucraina: a Donetsk, nell'est del paese, nel corso della notte sono ripresi i combattimenti tra truppe governative e miliziani autonomisti. Gli scontri sono rieplosi proprio all'indomani delle dichiarazioni dell'Osce, Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, che ha affermato di essere molto preoccupata dal fatto che i suoi osservatori avrebbero visto colonne di blindati e veicoli per il trasporto truppe senza insegne di riconoscimento, che si muovevano verso l’interno del territorio controllato dal separatisti.
In questo quadro la Commissione Elettorale Centrale ucraina ha confermato la vittoria alle elezioni politiche del Fronte popolare del primo ministro Arseny Yatsenyuk. Con il 100 per cento delle schede scrutinate, rivela la Commissione, il partito ha ottenuto il 22,14% dei voti, davanti al blocco politico del presidente Petro Poroshenko, secondo con il 21,81%. Al terzo posto il partito pro-Europa Samopomich, guidato dal sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, al 10,97%. I filorussi hanno ottenuto il 9,43%, meglio del Partito radicale di Oleh Lyashko (7,44%). Il partito Patria dell'ex primo ministro Yulia Tymoshenko ha chiuso al 5,58%, di poco sopra alla soglia di sbarramento. L'affluenza alle urne è stata del 52,42%. Quest'ultimo dato è assai significativo: non si è infatti votato in Crimea, annessa alla Russia dopo il controverso referendum di marzo, ma neppure nelle regioni orientali di Donetsk e Lugansk.
In questo quadro non è ancora stata trovata una soluzione al giallo dell'aereo della Malaysian Airlines abbattuto a luglio. Altre cinque bare sono partite alla volta dell'Olanda, mentre proseguono le ricerche per ritrovare i resti di altre nove persone: "Non possiamo ora dire con certezza quando e se saremo in grado di recuperare gli ultimi nove corpi, ma faremo tutto il possibile, insieme con le autorità locali", ha detto il ministro degli Esteri olandese Bert Koenders.
