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Uccisa a bastonate, legata ad un sasso e gettata in mare: addio alla tartaruga Gaetana

L’esemplare di Caretta Caretta è stata uccisa in Puglia, legata ad un sasso e gettata in fondo al mare per farla scomparire per sempre. I volontari del wwf l’avevano già salvata una volta, a inizio anno, quando era stata recuperata ferita e poi rimessa in libertà.
A cura di Antonio Palma
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Colpita barbaramente a bastonate, poi legata ad un sasso e gettata in fondo al mare per farla scomparire per sempre. Così è stata uccisa, quasi in stile criminale, la tartaruga Gaetana, un esemplare adulto di Caretta caretta ritrovata senza vita sabato mattina davanti alla costa di Taranto, all'altezza dell'Aeronautica Militare. Gaetana era un esemplare conosciuto in zona perché i volontari del wwf l'avevano già salvata una volta, a inizio anno, quando era stata recuperata ferita e con due ami in corpo. C'erano voluti mesi a i volontari del Wwf dell'Oasi di Policoro per far tornare Gaetana in buona forma, poi finalmente nell'aprile scorso era stata rilasciata nelle acque del Mar Piccolo.

Nel fine settimana infine la macabra scoperta da parte di due volontari dell’associazione Arpec Puglia. "La dinamica che ci pare più plausibile è che, da quanto ci hanno detto i veterinari dopo un primo esame, Gaetana sia stata colpita da un remo. Probabilmente uccisa perché ritrovata nelle reti dei pescatori, dato che spesso questi esemplari finiscono nelle nasse per mangiare il pesce" hanno spiegato dal Wwf, aggiungendo: "Forse a qualcuno non è andato giù che la tartaruga fosse lì e così l'hanno ammazzata con un colpo e poi legata a un sasso di tufo per nasconderla. È un atto barbaro che il Wwf denuncia e per cui si batterà nel tentativo di scoprire i colpevoli. L'assurdo è che in quell'area non si può nemmeno pescare".

Per l'associazione ambientalista i responsabili sarebbero i pescatori di frodo attivi in zona che avrebbero messo in atto quello che i volontari definiscono un una vera e propria "esecuzione". Dopo il recupero dell'animale da parte di  guardia costiera e Asl locale, del caso son stati informati anche i carabinieri, che hanno  avviato le indagini per risalire ai responsabili del macabro gesto. "Con i nostri legali abbiamo già avviato tutti gli approfondimenti per valutare una eventuale costituzione di parte civile contro chi si è macchiato di questo orribile crimine" hanno spiegato dal WWf

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