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Treviso, si schianta col pick-up e muore a 20 anni: Federica non aveva allacciato le cinture

Federica Brollo si trovava a bordo dell’auto guidata dal suo fidanzato quando è rimasta vittima dell’incidente. Secondo gli inquirenti, si sarebbe potuta salvare se solo avesse indossato le cinture di sicurezza: la dinamica dell’impatto e la ferita che ne ha causato il decesso spingono verso questa ipotesi.
A cura di Ida Artiaco
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Federica Brollo, 20 anni (Facebook).
Federica Brollo, 20 anni (Facebook).

L'auto sulla quale stava viaggiando, guidata dal fidanzato, ha sbandato ed è andata a schiantarsi con violenza fuori strada. Per Federica Brollo, studentessa 20enne di Caerano San Marco, in provincia di Treviso, non c'è stato nulla da fare. Ma le indagini effettuate dagli inquirenti in seguito all'incidente stradale in cui è rimasta vittima lo scorso 8 dicembre hanno dimostrato che la ragazza avrebbe potuto salvarsi se solo avesse utilizzato la cintura di sicurezza. Ovviamente, questa non è una certezza ma la dinamica dell'impatto e la ferita stessa che ha causato il decesso della giovane spingono in quest'unica direzione: poco prima delle sei del mattino, di ritorno da una festa in discoteca, il pick-up condotto da Francesco Zilio, 21 anni di Asolo, è uscito di strada in via Mure ad Altivolo, andando a sbattere contro un palo della luce e finendo poi capovolto dentro un fossato.

Il giovane è piombato col torace contro il volante riportando un trauma abbastanza serio, ma la testa è rimasta intatta, il che ha permesso che dall'incidente ne uscisse solo gravemente ferito. Federica, invece, a causa del contraccolpo, è invece schizzata contro il parabrezza che ha mandato in mille pezzi. Proprio questo farebbe pensare che la ragazza al momento dell'impatto non avesse le cinture di sicurezza. Una parziale ma attendibile conferma arriva anche dal primissimo soccorritore, Giordano Piovesan, il 70enne che poi ha dato l'allarme. "Non ho dormito tutta la notte – ha raccontato – e non per la ferita all'orecchio che mi sono procurato tentando di aiutare quei ragazzi, ma perché ho sempre davanti i loro volti. Ne ho viste tante nella mia vita, anche incidenti, ma questo non mi abbandona un istante. La ragazza aveva sfondato il cristallo dell’auto con la testa".

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