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Treviso, sesto caso di tubercolosi nella scuola di Motta di Livenza: ricoverata bimba di 8 anni

Nuovo caso di tubercolosi nella scuola primaria di Motta di Livenza (Treviso) interessata da un focolaio epidemico. Ricoverata in Pediatria una bambina di otto anni, inserita in una classe in cui la maestra ritenuta il “caso indice”, colei dalla quale il focolaio epidemico sarebbe partito, aveva fatto occasionalmente supplenza.
A cura di Susanna Picone
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Sesto caso di tubercolosi nella Marca. Una bambina di otto anni che frequenta la scuola elementare di Motta di Livenza interessata da un focolaio epidemico è ricoverata per una forma ritenuta più intensa dei due casi della scorsa settimana. Si tratta di una degli undici bambini risultati positivi al test Mantoux, nell’ambito dello screening esteso all’intera scuola. Lo screening allargato era stato effettuato a seguito dei due casi di tubercolosi di maestre e dei tre casi di bambini. La bambina, risultata positiva oltre che al Mantoux anche agli approfondimenti laboratoristici, è ricoverata in Pediatria. Come da protocollo sarà effettuato il test sui suoi familiari. I primi approfondimenti diagnostici effettuati sugli altri dieci alunni risultati positivi all’ultima batteria di test Mantoux sono invece risultati negativi.

L’Usl:  “Focolaio epidemico che sta assumendo una consistenza inattesa” – “È un focolaio epidemico che sta assumendo una consistenza inattesa – ha spiegato il direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Usl 2 Sandro Cinquetti – Inizialmente era una situazione lineare, la totalità dei casi era emersa nella classe in cui la maestra, ritenuta caso indice, svolgeva l’attività principale. La bambina ricoverata invece era un contatto occasionale dove l’insegnante era supplente”. Come si legge sul Corriere del Veneto, mercoledì i medici dell’Ulss incontreranno il sindaco e la dirigente dell’istituto di Motta di Livenza. Cinquetti ha detto di valutare tutti gli elementi e la necessità di far intervenire i servizi sociali: “Il momento per insegnanti e famiglie è molto faticoso e difficile, se ci sarà richiesto garantiremo il supporto degli specialisti. Incontreremo subito dopo la sanità pubblica e i medici ospedalieri per valutare la casistica e fare un allineamento delle idee. Il prossimo passo sarà fare delle valutazioni sui parenti della bambina e chiudere rapidamente le indagini sui test Mantoux positivi pendenti”, ha aggiunto. Poi, fra un mese e mezzo, tutti i quattrocento bambini della scuola di Motta di Livenza saranno sottoposti nuovamente allo screening: “A maggior ragione dopo questa evenienza – ha detto ancora Cinquetti -. Poi valuteremo eventuali altre iniziative. Ora siamo impegnati a spegnere il focolaio”.

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