Animatrice 38enne ricoverata per tubercolosi a Vicenza: test per 60 bambini di un campo estivo
Caso di tubercolosi a Vicenza, dove la malattia è stata diagnosticata ad una donna di 38 anni che al momento è ricoverata in isolamento all'ospedale di Bassano per le terapie del caso. La paziente è stata educatrice presso un campo estivo a Trezze sul Brenta, per cui le autorità sanitarie hanno disposto che vengano sottoposti a test i 60 bambini lì presenti tra giugno e luglio e, in caso di positività, alla profilassi antibiotica.
La 38enne, infatti, a giugno era rientrata in Italia da un viaggio all'estero ed aveva cominciato a lavorare presso il campo estivo. Ma negli ultimi giorni ha manifestato sintomi di un malessere che analisi successive hanno confermato essere tubercolosi. L'allarme è scattato martedì quando è arrivato il risultato positivo del test a cui la donna è stata sottoposta. Si ricordi che la malattia in questione ha un periodo di incubazione di otto settimane.
"In questi casi, le linee-guida per il controllo della tubercolosi nella Regione prevedono l'identificazione e la sorveglianza delle persone venute a contatto stretto con il malato, al fine di prevenire lo sviluppo di altri contagi. Oltre ai familiari della paziente sono interessati i 60 bambini e adolescenti che hanno frequentato il Centro estivo con regolarità nei mesi di giugno e di luglio. Ai fini della sorveglianza sanitaria, verrà proposto ai genitori un test specifico attraverso prelievo di sangue sui loro figli ma nel frattempo non è necessario l'isolamento, possono frequentare regolarmente la comunità", ha fatto sapere il Servizio Igiene e Sanità pubblica (Sisp) dell’Usl Pedemontana.
Nelle prossime ore, dunque, verrà eseguito lo screening sui contatti della paziente, che verranno sottoposti ad analisi del sangue. "Al momento non ci sono particolari motivi di preoccupazione, la situazione è meno grave di quanto si pensasse", ha rassicurato Carlo Bramezza, direttore generale dell’Usl Pedemontana. A mantenere la calma è stato anche il sindaco di Tezze, Luigi Pellanda: "Il focolaio non è nel nostro paese, va chiarito. L’animatrice è rientrata da un viaggio all’estero, dove probabilmente ha contratto la malattia. Comunque ho chiesto all’Usl di essere tenuto informato sulla vicenda, anche perché ci saranno altri abitanti di Tezze interessati dalla profilassi".